La Fenice ha occhi nuovi. Sono quelli delle telecamere di videosorveglianza appena installate nell’ambito del progetto sostenuto dalla Fondazione Enzo Hruby di Milano, da oltre dieci anni impegnata per la protezione del patrimonio culturale italiano contro i vari rischi a cui è quotidianamente esposto: in primo luogo furti, sottrazioni e atti di vandalismo.
Dopo essere già intervenuta negli scorsi anni a Venezia per sostenere la protezione della Fondazione Giorgio Cini e della Caserma Madalena, la Fondazione Hruby ha recentemente avviato una collaborazione con la Fondazione Teatro La Fenice per sostenere un progetto pluriennale destinato alla realizzazione e all’adeguamento del sistema di videosorveglianza del Teatro.
La prima fase dei lavori, realizzata dalla società Umbra Control di Perugia, azienda Amica della Fondazione, si è recentemente conclusa e ha permesso l’aggiornamento funzionale e tecnologico di parte dell’impianto con due obiettivi: l’adeguamento degli apparati e degli strumenti di controllo e gestione e l’incremento della copertura di determinate aree.
L’intervento, in particolare, ha riguardato la sostituzione di numerose telecamere esistenti in diverse zone del Teatro, sia all’interno sia all’esterno, con nuove telecamere di ultima generazione connesse in rete, installate nel massimo rispetto della struttura architettonica e dei manufatti esistenti.
In questa prima fase dei lavori è stata inoltre implementata parte dell’architettura di rete, tenendo in considerazione il progetto complessivo. Nella sala di controllo è stata realizzata una delle due postazioni di lavoro previste costituita da un client con due monitor per la visualizzazione e la gestione dei flussi video live e registrati. Tutti i componenti del sistema hanno un’alimentazione di supporto costituita da gruppi ausiliari UPS offerti dalla società Riello UPS che, in caso di mancanza di rete, garantiscono autonomia all’impianto.