Presentata, venerdì 29 giugno a palazzo Contarini del Bovolo, la mostra “I volti della pietas veneziana”, promossa da Ire Venezia.
La mostra, che sarà visitabile dal 30 giugno al 31 dicembre (dal lunedì alla domenica, dalle ore 10 alle 18), espone un considerevole numero di ritratti dei “padri del welfare”, fondatori, governatori, presidenti e benefattori dei tre celebri “luoghi pii” di Venezia: il complesso dei Derelitti, detto Ospedaletto, ai Santi Giovanni e Paolo, il complesso delle Penitenti a San Giobbe e quello delle Zitelle alla Giudecca.
Ai dipinti si aggiungono antiche pergamene e planimetrie del XVI e XVII secolo, legati alla storia di queste antiche istituzioni veneziane. Completano il percorso espositivo due opere d’arte contemporanea dell’artista friulano Ludovico Bomben, che si è ispirato al filo conduttore della mostra.
Presenti l’assessore alla Coesione sociale Simone Venturini, il presidente e il vicepresidente di Ire Venezia – Istituzioni di Ricovero e di Educazione, Luigi Polesel e Ennio Favaretto con i consiglieri Laura Friselle e Stefano Ferrarese, il consigliere comunale Paolo Pellegrini e la soprintendente Archeologia, Belle arti e paesaggio per il Comune di Venezia e Laguna, Emanuela Carpani.
Polesel ha ricordato l’impegno di Ire, una delle Ipab più antiche d’Italia, non solo nell’aiuto alle fasce più deboli, anziani, minori, disabili, ma nella riqualificazione e valorizzazione del patrimonio monumentale e artistico di proprietà dell’ente. “Un percorso iniziato due anni fa – ha ricordato Polesel – con la riapertura al pubblico, dopo dieci anni, di questo straordinario monumento, che ha incontrato il consenso generale dei veneziani e l’interesse dei visitatori”.
“Alle Ipab i cui Consigli di Amministrazione sono di nomina comunale – ha ricordato Venturini – abbiamo chiesto un particolare sforzo, per poter vincere la sfida di stare al passo con i tempi. Abbiamo chiesto loro di lavorare in squadra, di fare insieme un percorso che consenta di mantenere i servizi sociali a livelli quantitativi e qualitativi elevati. Lavorare in sinergia ci permette di arrivare più distanti. Sono state necessarie delle fusioni, come quella tra l’Istituzione Veneziana Servizi alla persona e la Colonia Alpina San Marco e quella futura tra Ire e Istituto Coletti, che hanno permesso di razionalizzare i costi e avviare il rilancio economico di questi enti, utilizzando i risparmi conseguiti nel rafforzamento dei servizi e nella residenza. Per l’Amministrazione comunale avere delle Ipab forti è fondamentale per rispondere alle esigenze dei cittadini più deboli. È motivo di orgoglio e di soddisfazione – ha concluso l’assessore – vedere la Scala del Bovolo affollata di ospiti e di giovani che la gestiscono: un luogo significativo e particolarmente amato dai veneziani finalmente restituito alla città”.