È stato un cammino “Sotto il segno dell’Arte” per Giorgio Fabbiani, proprio come recita il titolo delle mostre a lui dedicate volte a celebrare i suoi 60 anni come Direttore di Arti visive presso il Centro d’Arte San Vidal Ucai.
Un percorso iniziato nel 1958, ora prossimo a concludersi, che Fabbiani ha sempre svolto prodigandosi con passione e professionalità. Giorgio a fine mese cesserà il suo incarico passando il testimone al giovane Christian Palazzo.
Superato il traguardo degli 80 anni, resterà però come vicedirettore assumendo un incarico meno impegnativo che gli permetta di non staccarsi da un lavoro che per lui è vita.
Le inaugurazioni delle mostre a lui dedicate si sono tenute il 7 ottobre e lo scorso 2 dicembre (quest’ultima mostra durerà fino a sabato 30). Le esposizioni hanno riunito la maggior parte degli artisti provenienti da tutta Italia e anche dall’estero, come il maestro svizzero Marzio Banfi, che negli anni hanno collaborato con Giorgio.
Le mostre, accompagnate da un catalogo, sono state occasione per ripercorrere gli anni di carriera di Fabbiani che, al momento della consegna della targa di riconoscimento per i tanti anni di attività, è stato sopraffatto dall’emozione: «Mi sono commosso pensando a tutti gli artisti che non ci sono più e che, anche se presenti con le loro opere, avrei voluto qui con me nel festeggiare il mio percorso».
Una passione, quella per l’arte, iniziata fin da piccolo e incentivata dalla famiglia: «Con la famiglia andavo sempre a vedere le mostre alle Gallerie Cavallino e Santo Stefano. L’arte mi è sempre piaciuta. Avendo fatto le scuole magistrali avrei potuto andare alle Assicurazioni Generali, ma non mi presentai nemmeno al colloquio», racconta: «Potevo andare a lavorare anche in altri posti come impiegato ma non mi piaceva l’idea di vedermi seduto ad una scrivania».
È così che Giorgio Fabbiani, quando arrivò la proposta lavorativa da parte del Centro Ucai (Unione Cattolica Artisti Italiani), preferì l’arte, al contrario della famiglia che puntava ad una immediata sicurezza economica: «Un giorno il pittore Ernani Costantini, allora segretario del Centro d’Arte, mi chiese se volevo fare il Direttore di Arti visive. Io, che già conoscevo bene il mondo dell’arte, accettai con entusiasmo, spinto anche dal fatto che fosse un centro cattolico, trovando il lavoro in linea con il mio credo ed i miei principi».
Tante sono state per Giorgio le soddisfazioni che in 60 anni ricorda con nostalgia e i forti legami venutisi a creare, come la rispettosa amicizia nata con l’artista Felice Carena, il primo Presidente del Centro d’Arte San Vidal, con cui ha istituito la famosa “Fiera del Quadro”.
Fabbiani, in tutti questi anni, ha conosciuto artisti affermati ed emergenti che ha accompagnato nel loro cammino di crescita. Non a caso molti lo hanno definito il loro “Papà Artistico”: «Il legame che si è creato è molto forte, sono un punto di riferimento; molti infatti sono ancora oggi gli artisti che vengono per chiedermi consigli e valutazioni». Tra i tanti volti famigliari non si possono non citare i maestri della tradizione lagunare per cui Giorgio ha organizzato molte esposizioni, ma anche gli incontri con critici importanti quali Vittorio Sgarbi e l’amico Paolo Rizzi.
Moltissime sono inoltre le mostre che Giorgio ha realizzato in tutti questi anni, non solo a Venezia ma anche nelle principali città, tra cui Roma, Milano, Firenze, Bologna e Udine. Importante anche l’esposizione organizzata a Parigi che ricorda con il sorriso: «Vidi solo la stazione e la galleria, fu come se fossi stato a Mestre!».
Impresso invece gli è rimasto ancora oggi l’incontro con Giorgio de Chirico: «Un giorno alla galleria Santo Stefano mi mostrò una sua opera e io gli dissi: “Bello questo quadro, maestro!” E lui mi rispose: “A me piace la pasta e fagioli”. Ancora oggi mi interrogo sul senso di quella risposta» dice, raccontando un aneddoto che spiega l’ecletticità degli artisti con cui spesso ha dovuto imparare a confrontarsi.
Poi parla di Gianni Aricò: «Un grande artista. Ha cominciato con me, era molto giovane quando gli organizzai la sua prima mostra. Era bello vedere il suo volto quando, tornato da militare, con sorpresa gli dicevo di aver venduto alcune sue sculture». Oltre alle mostre d’arte, tanti sono stati anche gli eventi culturali organizzati, come il “Premio letterario San Vidal” a cui hanno partecipato nomi importanti quali Susanna Tamaro e Mario Rigoni Stern. Innumerevoli iniziative che in 60 anni Giorgio Fabbiani ha saputo realizzare con gioia, facendosi mediatore del grande dono che è l’arte.
Francesca Catalano