In occasione del centenario della nascita di Ernani Costantini (1922-2007), l’Istituzione Fondazione Bevilacqua La Masa rende omaggio al noto pittore veneziano con un’esposizione delle sue opere a Palazzetto Tito. La mostra, inaugurata venerdì 14 gennaio, è visitabile da martedì a domenica, dalle ore 10.30 alle ore 17.30. L’evento è stato inserito nel programma ufficiale delle celebrazioni dei 1600 anni di Venezia ed è ad ingresso libero. L’esposizione rimarrà aperta fino al 27 febbraio.
Ernani Costantini ha prestato la sua attività artistica e culturale nella seconda metà del secolo scorso. Oltre a dipingere, è stato a lungo docente all’Accademia di Belle Arti e critico d’arte: i suoi articoli hanno impreziosito per anni le pagine di Gente Veneta. Aveva una visione critica dell’evoluzione più recente della creatività artistica: sottolineava che non esiste innovazione se non si ha una profonda conoscenza e perizia della storia.
Il suo versatile impegno d’artista è testimoniato da una ricca produzione di quadri e da numerose partecipazioni ad esposizioni collettive ed allestimenti di mostre personali in diverse gallerie, a Venezia, in Italia, con qualche escursione oltre confine. Intensa la sua attività di decorazione di chiese, in particolare, ma non solo, di Venezia e Mestre.
Nelle sale di Palazzetto Tito si presenta una sintesi dell’intero percorso artistico di Ernani, dalle opere esposte nella prime mostre, a partire dalla seconda metà degli anni Cinquanta, sino all’ultima sua grande tela dipinta nel 2005.
Un percorso quello di Ernani, maturato nel flusso culturale novecentesco di cui fu profondo conoscitore. Dalle prime esperienze di ricerca nel filone “cubistico”, attraverso un personalissimo astrattismo della figurazione, sino a raggiungere la piena maturazione di una propria originale impronta rappresentativa. Ernani fu artista di indubbia e rigorosa qualità tecnica, esecutore di opere di sorprendente esito narrativo, apparentemente di facile e gradevole visione, ma assolutamente complesse nei contenuti, nella composizione e nei tratti.
L’esposizione è accompagnata da un catalogo con approfonditi testi storico-critici della curatrice Francesca Brandes e del critico Stefano Cecchetto, e raccoglie testimonianze dei rapporti di Ernani con coevi esponenti della cultura e dell’arte, da Guido Perocco a Paolo Rizzi, ed altresì memorie sui luoghi, scomparsi, frequentati da Ernani nella sua attività.
L’impegno dell’iniziativa espositiva è quella di ridare visibilità ad alcune delle opere di Ernani Costantini, provenienti da collezioni private e pubbliche, da decenni non più esposte ad un vasto pubblico.
Una rara occasione, per i più giovani artisti e cultori d’arte, di conoscere una significativa produzione di questo singolare pittore veneziano, sollecitandone nuovi confronti con l’arte pittorica moderna e contemporanea.