Oltre 7mila immatricolati, triennali e magistrali, per l’Università Ca’ Foscari Venezia (anno accademico 2021/2022): la chiusura delle immatricolazioni segna la conferma dell’interesse di ragazze e ragazze per i 53 corsi di laurea triennale e magistrale offerti dall’ateneo veneziano.
Dopo la chiusura della finestra di iscrizioni di dicembre, l’ateneo registra il superamento della soglia dei 7.200 immatricolati (7.224 il dato a inizio gennaio 2022). Con un aumento di circa l’1% sull’anno precedente, Ca’ Foscari è in controtendenza rispetto al dato nazionale a oggi che registra un calo degli immatricolati del 3% (Corriere della Sera, 10 gennaio, su fonte dell’Ufficio Statistica del Ministero). Crescono gli studenti provenienti dall’estero: l’aumento sull’anno precedente è del 22%.
Si riconferma l’interesse per l’ateneo veneziano da parte di studentesse e studenti provenienti fuori dal Veneto; il 30 per cento degli immatricolati proviene infatti da fuori regione.
Gli immatricolati che arrivano dall’estero sono 468, in crescita del 22 per cento rispetto allo scorso anno: per gli studenti provenienti dall’estero il termine ultimo per iscriversi è fissato al 15 febbraio 2022.
«L’andamento delle immatricolazioni – commenta la rettrice, Tiziana Lippiello – conferma l’interesse per i corsi di laurea di Ca’ Foscari; il nostro Ateneo oggi conta 23 mila iscritti grazie alla costante crescita del numero degli immatricolati nel corso degli ultimi anni. In un periodo di persistente incertezza dovuto alla pandemia ancora in corso, questi dati evidenziano inoltre la fiducia dei nostri iscritti e delle loro famiglie non solo verso Ca’ Foscari ma più in generale verso la formazione universitaria. Come Ateneo continueremo a lavorare per garantire un’offerta formativa internazionale, interdisciplinare e attenta a soddisfare le richieste del mercato del lavoro, per aumentare ulteriormente il tasso di occupazione delle nostre laureate e dei nostri laureati, rispetto al quale già oggi Ca’ Foscari si colloca al di sopra della media nazionale».