Attuale, aperto a tutti, specie ai giovani, e capace di unire Venezia a tutta l’area del Mediterraneo. È l’Ateneo Veneto visto da Gianpaolo Scarante, nuovo presidente dell’istituzione culturale veneziana.
Scarante ha presentato stamattina le linee di fondo della sua presidenza, appena avviata e che si concluderà il 31 dicembre 2021.
«L’Ateneo – dice il neo presidente – è sempre stato una presenza cittadina basilare, capace di interpretare ciò di cui la città ha bisogno; anche per questo deve rimanere gratuito e aperto a tutti, sempre. E il nostro obiettivo è quello di renderlo coerente con ciò che sta avvenendo nel mondo».
Il che significa che i grandi temi dell’attualità, a partire dal terrorismo e dalle migrazioni, sono centrali per l’attività culturale dell’Ateneo.
«Un’altra linea di azione – prosegue Gianpaolo Scarante – è l’apertura verso ciò che sta fuori, circonda ed è in relazione con la città di Venezia. Mi pare opportuno creare un canale e una connessione stabile con l’ambiente dell’Adriatico, dell’Egeo e del Mediterraneo. D’altronde l’internazionalità è parte del dna di Venezia. E anche per quanto riguarda me: tutta la mia vita l’ho passata intorno al Mediterraneo – in Turchia, Albania, Grecia, Tunisia – e qui ho notato che la venezianità è un qualcosa che il tempo non scolorisce. Non mi sono mai sentito spaesato in questi posti».
Gianpaolo Scarante, infatti, è nato a Venezia e, laureato in Scienze Politiche a Padova, è entrato nella carriera diplomatica nel 1978. E’ stato Capo di Gabinetto del Ministro degli Esteri, Consigliere diplomatico del Presidente del Consiglio, suo rappresentante speciale per la ricostruzione dei Balcani e Ambasciatore in Grecia e in Turchia.
Scarante ha anche toccato il problema del ringiovanimento e del turn over dei soci dell’Ateneo Veneto: «L’età media attuale è molto alta e bisogna trovare strade nuove per attrarre i giovani e radicarli nella nostra istituzione. Penso che la musica potrebbe essere una delle chiavi giuste per attirarli. Perciò stiamo valutando, insieme alla Fenice, l’attivazione di percorsi culturali, pensando anche alla valorizzazione di campiello San Fantin».
La cerimonia di inaugurazione del 206° Anno Accademico dell’Ateneo Veneto si terrà sabato 14 aprile, con la prolusione dello storico e scrittore Alessandro Barbero.
(con la collaborazione di Marta Gasparon)