Sarà il Consiglio di Stato a decidere se in Veneto si andrà a votare in autunno ’25 o in primavera ’26. E la decisione potrebbe arrivare entro qualche settimana.
Lo fa presente il presidente della Giunta regionale Luca Zaia. Il dilemma davanti al quale si è ora, sottolinea il Governatore, è questo: «La legge regionale dice che le elezioni per la Regione Veneto si convocano in primavera. La legge nazionale dice invece che le elezioni regionali si convocano entro 60 giorni dalla fine del quinto anno di amministrazione. Perciò i nostri tecnici dicono che bisogna chiarire quale delle due ipotesi va bene».
D’altro canto l’impasse nasce dal fatto che le elezioni del 2020 si sono svolte in autunno, con ritardo di sei mesi, a causa della pandemia. «È per questo – prosegue Zaia – che, da un lato, potrebbe succedere che, se le convochiamo per la primavera 2026, potrebbe accadere che qualcuno, che magari le ha perse, impugni il risultato. Ma anche se le si convoca per ottobre 2025, qualcuno potrebbe poi parimenti impugnare il risultato facendo leva sull’altra norma».
Da ciò l’esigenza di un parere dirimente: «Si andrà a votare appena il Consiglio di Stato deciderà quale delle due norme va applicata. E immagino che il Consiglio di Stato al massimo entro maggio darà una risposta. Al che – conclude Luca Zaia – per convocare le lezioni in ottobre di quest’anno, visto che oltre novembre non si può andare, c’è tutto il tempo». (G.M.)