«Il Governo, attraverso i ministri Boccia e Gualtieri, ha assicurato che eventuali misure restrittive nazionali saranno accompagnate da adeguati ristori». Lo riferisce il Governatore del Veneto, Luca Zaia, durante il consueto incontro di aggiornamento sull’emergenza Covid, dalla sede della protezione civile regionale, a Marghera.
Se non sarà già stasera – annuncia Zaia – è quasi certo che entro domani, giovedì 17, il Governo stabilirà quali misure verranno prese per contenere la diffusione della pandemia.
Nessuna anticipazione di merito, ma Zaia – reduce da un incontro di tre ore, in videoconferenza, tra il Governo e tutti i presidenti delle Regioni – si sofferma a tratteggiare che cosa potrebbe cambiare se il territorio divenisse tutto “zona arancione”. In sostanza verrebbero chiusi i confini tra i Comuni e ci si potrebbe spostare oltre il Comune di residenza solo per lavoro, salute e motivi di estrema necessità. Del tutto chiusi bar e ristoranti.
Il nuovo provvedimento, «che dovrebbe essere operativo già per il prossimo fine settimana», è, secondo il Governatore veneto, «un’esigenza reale. Dobbiamo infatti arrivare con la situazione sotto controllo alla data del 7 gennaio 2021. Quel giorno dovrebbero riaprire tutte le scuole ma, contemporaneamente, sarà appena stata avviata la più grande campagna di vaccinazioni nel Paese. Inoltre inizierà a diffondersi l’influenza stagionale e ci sarà comunque da assicurare cure a assistenza a migliaia di persone affette da Covid». Il pericolo, secondo Zaia, è di una congestione di emergenze che vedranno tutte impegnate gli operatori della sanità: «E questo è ciò che ci preoccupa di più». (G.M.)