Grandi strumentazioni radiologiche: all’Angelo sono tutte nuove e più potenti. All’Ospedale di Mestre si è infatti concluso l’ampio cantiere che ha portato ad un rinnovamento delle numerose apparecchiature diagnostiche di radiologia e neuroradiologia: «Abbiamo rinnovato tutta la dotazione delle ‘grandi strumentazioni’, dalle Tac alle risonanze ai mammografi», spiega il Direttore Generale dell’Ulss 3 Serenissima, Giuseppe Dal Ben, durante la visita tenutasi mercoledì 22 mattina del Presidente della Regione Luca Zaia alla “piastra” radiologica dell’Angelo.
E aggiunge: «Tutto il “parco macchine” che l’Ospedale aveva in dotazione dall’inizio della sua attività, avviata progressivamente otto anni fa, è stato in pochi mesi dismesso e ricostituito con nuovi strumenti diagnostici».
Il processo di ammodernamento si è protratto per alcuni mesi e si è concluso nelle scorse settimane con l’installazione dell’ultima Tac. Tra le nuove strumentazioni, tutte già installate, spiccano:
la risonanza magnetica da 3 tesla, un’apparecchiatura che pochissimi ospedali veneti possono già vantare e che consente un netto miglioramento della qualità delle indagini abituali e avanzate sia neuroradiologiche che sulla patologia prostatica, gastrointestinale e mammaria; la TAC multistrato, quattro volte più veloce di quella precedentemente in funzione, che permette anche gli esami cardiologici e vascolari.
Poi il nuovo mammografo con lo standard del 3D digitale e la tomosintesi mammaria, fondamentali per la prevenzione del cancro al seno e per la guida delle procedure di biopsia mammaria.
A completare la compagine delle nuove attrezzature messe in funzione ci sono l’ortopantomografo digitale con tecnica Cone Bean equivalente alla TAC dentaria, ma con riduzione dell’irradiazione al paziente; i portatili per le radiografie al letto del paziente con trasmissione dell’immagine in wi-fi; le attrezzature per le radiografie scheletriche e toraciche con tecniche digitali, gli ecografi, i telecomandati. Sono in tutto una ventina le nuove strumentazioni che sono state acquisite e poste in servizio.
Il valore dell’investimento in strumentazioni è quantificabile in circa 6 milioni di euro, a cui va aggiunto l’investimento in opere di adeguamento strutturale per circa 1.500.000 euro.