Nella più ampia collaborazione tra le diverse autorità pubbliche, il Patriarcato di Venezia e il Comune di Venezia uniscono gli sforzi affinché l’annuale festività della Salute (qui la Punta della Salute, nella foto aerea di Riccardo Roiter) possa essere vissuta nel pieno rispetto delle esigenze di sicurezza e di salute pubblica che devono essere considerate premesse per ogni tipo di manifestazione religiosa.
Per la prima volta la festa della Salute sarà una festa diffusa, una festa presente in ogni parrocchia, cappella e oratorio della Diocesi di Venezia, anche negli ospedali, nelle case di riposo e nelle carceri.
Una festa che vuole essere vicina a tutti, sfruttando le possibilità della televisione e dei mezzi di comunicazione digitale (come i canali Facebook e Youtube di Gente Veneta).
Insomma, tante “prime volte” per l’edizione del 2020 che, conservando la tradizione, sarà allo stesso tempo rispettosa delle misure prudenziali richieste dalla pandemia in corso.
Non ci sarà il ponte votivo e saranno regolamentati i flussi di persone. Per queste ragioni, a partire da un dialogo voluto soprattutto dal Patriarcato, nella più ampia collaborazione tra le diverse autorità pubbliche, la Diocesi di Venezia e il Comune di hanno unito gli sforzi per l’annuale festività della Salute. Dal 19 al 22 novembre saranno osservate delle indicazioni prudenziali anche per poter accedere in sicurezza. In primo luogo non verrà realizzato il tradizionale ponte votivo e saranno regolamentati i flussi, verso la Basilica della Salute, con opportune limitazioni e contingentamenti. Non verrà effettuato il tradizionale mercatino della Salute per le candele votive e i dolciumi. Si proprone, dunque, di recarsi in pellegrinaggio presso la propria parrocchia e visitare la Basilica della Salute dopo il 22 novembre. L’accesso alla Punta della Salute avverrà con forti limitazioni e l’attento conteggio delle persone presenti per rispettare rigorosamente le norme sul distanziamento sociale previsto dalle vigenti disposizioni statali e regionali.
La Messa del Patriarca su GV e Antenna 3. Il momento centrale della Festa sarà, come sempre, la Messa che il Patriarca Francesco presiederà il 21 novembre alle ore 11 nella Basilica della Salute con la presenza delle autorità pubbliche e una piccola rappresentanza di fedeli delle parrocchie della città lagunare. Se le condizioni lo renderanno necessario, per la s. Messa delle ore 11.00 potrebbe essere interdetto totalmente l’ingresso dei fedeli in Basilica.
La celebrazione sarà trasmessa in diretta televisiva attraverso il network Antenna 3 e il profilo Facebook di Gente Veneta. Al termine della liturgia il Patriarca reciterà la preghiera dell’Angelus sul sagrato della Basilica rinnovando la consacrazione della Città alla Madonna della Salute e impartendo la benedizione papale, mentre suoneranno a distesa tutte le campane delle chiese del Patriarcato. Nella vigilia, venerdì 20 novembre, una delegazione di giovani pregherà il rosario con il Patriarca in sostituzione del tradizionale pellegrinaggio: sarà trasmessa in diretta alle 19.30 dai canali Facebook e YouTube di Gente Veneta. Il 21 novembre la Basilica della Salute rimarrà aperta dalle ore 6 alle ore 21. Una speciale immagine dell’icona della Madonna sarà esposta sul portone centrale della Basilica del Longhena per abbracciare simbolicamente tutti i territori segnati oggi come quattro secoli fa dalla pandemia. Oltre alla Messa del Patriarca vi saranno altre due celebrazioni: una alle 6 e una alle 19. Tuttavia, da parte dei fedeli, per tutte e tre le celebrazioni, la partecipazione avverrà solo con un pass. Questa restrizione è necessaria per garantire la sicurezza. Si raccomanda, perciò, di recarsi in parrocchia per la S. Messa.
In Basilica non più di 215 persone. Durante le Messe il numero dei fedeli sarà limitato a 150 all’interno della cosiddetta “rotonda maggiore” e di 65 nella rotonda minore per partecipare alle funzioni liturgiche. Non sarà possibile accendere autonomamente le candele votive all’interno della Basilica della Salute ma essere potranno invece essere deposte nei cesti predisposti come dono votivo che diventerà un’opera di carità e sostegno alle famiglie in difficoltà economica. All’interno della Basilica della Salute potranno essere presenti contemporaneamente non più di 215 persone in assenza di celebrazioni eucaristiche. Nei giorni precedenti e successivi il 21 novembre l’accesso alla Basilica sarà limitato e comunque regolamentato da un percorso affinché i fedeli possano pregare, nel rigoroso rispetto di tutti i protocolli sanitari posti a presidio della pubblica salute. Si raccomanda, pertanto, ai fedeli, per quanto possibile, di recarsi per il pellegrinaggio nella chiesa più vicina alla propria abitazione.