Rafforzare gli interventi precoci di controllo ed eliminazione delle larve di zanzara, chiedendo a ogni cittadino di collaborare.
È la strategia di fondo delal Regione Veneto. Come a ogni inizio estate, infatti, in molti cittadini si diffonde la paura delle malattie trasmesse da vettori, come zecche e zanzare (in particolare la west nile, che negli scorsi anni ha creato numerosi allarmi).
Su input dell’assessore alla Sanità Manuela Lanzarin, attraverso la Direzione Prevenzione, è stata attivata un’articolata serie di iniziative e di piani per fronteggiare il presentarsi, come ogni estate, di queste malattie.
Obiettivo principale della sorveglianza è la malattia legata a West Nile, il virus trasmesso dalle zanzare epidemiologicamente più rilevante, presente in maniera diffusa e stabile dal 2008 nel territorio regionale. Questo virus causa una infezione che decorre in gran parte in maniera asintomatica. Nel 20% dei casi si manifesta con febbre, mal di testa, dolori articolari. In alcuni casi può comportare il coinvolgimento del sistema nervoso centrale con conseguenze anche gravi, in particolare per i soggetti anziani e fragili. L’identificazione rapida della circolazione del virus è inoltre fondamentale a garantire la sicurezza delle trasfusioni e dei trapianti.
Un altro elemento cardine, in linea con i precedenti piani e con le indicazioni nazionali è rappresentato dalla sorveglianza entomologica, che ha lo scopo di verificare la presenza di virus nelle zanzare che possono essere trasmessi all’uomo.
L’attività di sorveglianza dei casi umani si attua per tutto l’anno, su tutto il territorio nazionale e viene rafforzata nel periodo di maggiore attività del vettore (dai primi di maggio a tutto novembre).
Importante, inoltre, il ruolo dei Comuni che ogni anno, in collaborazione con le ULSS, attuano specifici programmi di lotta alle zanzare, soprattutto con interventi di rimozione delle larve e di manutenzione delle aree a maggior rischio di proliferazione di zanzare.