«La nostra classificazione in area gialla dimostra che fino ad ora, ripeto fino ad ora, il sistema di gestione e il modello sanitario hanno tenuto».
È il primo commento del Presidente della Regione Veneto, Luca Zaia, sulle comunicazioni del premier Conte, che ha precisato come il Veneto sia stato collocato nella fascia a rischio più modesto, insieme ad Abruzzo, Basilicata, Campania, Emilia-Romagna, Friuli Venezia Giulia, Lazio, Liguria, Molise, Marche, Provincia di Trento e Bolzano, Sardegna, Toscana e Umbria.
«Questa classificazione delle Regioni in diverse aree – prosegue Zaia – non deve però scatenare una guerra tra poveri. Non è il caso di pensare adesso che ci siano primi della classe e sfortunati. Per tutti noi non è un punto di arrivo, ma di partenza, perché il rischio che la situazione possa peggiorare è dietro l’angolo».
«Per evitare un cambio di area – aggiunge il Governatore – è necessario che ci impegniamo tutti con l’uso ossessivo della mascherina, con il distanziamento evitando ogni possibile forma di assembramento, con l’igienizzazione costante delle mani. Sono sfide semplici da affrontare per ognuno di noi, ma che ci permetteranno di fare un grande lavoro di squadra. Ora la partita è nelle nostre mani», conclude Zaia. La sanità ha bisogno di tutti noi, perché non possiamo correre il rischio di mandare in crisi gli ospedali».
Da venerdì 6 novembre fino a giovedì 3 dicembre saranno in vigore le seguenti misure:
– Dalle ore 22 alle ore 5 del giorno successivo sono consentiti esclusivamente gli spostamenti motivati da comprovate esigenze lavorative, da situazioni di necessità ovvero per motivi di salute (da dichiarare con modulo di autocertificazione);
– Didattica a distanza al 100% delle scuole secondarie di secondo grado (superiori), salvo i laboratori. Restano aperti in presenza nidi, scuole dell’infanzia (materne), primarie (elementari), scuole secondarie di primo grado (medie) con obbligo di dispositivi di protezione delle vie respiratorie sopra i 6 anni;
– I mezzi del trasporto pubblico non potranno accogliere più del 50% della loro capienza massima;
– Chiusura al pubblico di teatri, biblioteche, cinema e musei;
– Chiusura di mercati e centri commerciali nei festivi e prefestivi (tranne farmacie, parafarmacie, presidi sanitari, generi alimentari, tabacchi ed edicole);
– Nelle zone all`aperto (compresi parchi e aree gioco) resta comunque il divieto di assembramento e l’obbligo di rispettare la distanza di almeno un metro;
– Consentiti eventi, competizioni e sessioni di allenamento sportive individuali e di squadra di interesse nazionale, a porte chiuse;
– Rimangono chiuse piscine e palestre;
– L’attività sportiva di base è consentita all’aperto con distanziamento sociale;
– Sospese attività di sale giochi, scommesse, bingo e casinò anche se svolte in locali adibiti ad altra attività (come le VLT nei bar e nelle tabaccherie);
– Bar, pasticcerie e ristoranti sono aperti dalle 5 fino alle 18. Fino alle 22 si può prendere cibo da asporto (con divieto di consumarlo nelle adiacenze del rivenditore o all’aperto). E’ consentita la consegna a domicilio.