Su 34 controlli effettuati in altrettante case di riposo del Veneto, rilevando ben 28 diversi parametri riguardanti gli ospiti, gli ambienti, gli arredi e le aree esterne, 25 strutture hanno avuto un esito completamente positivo, 2 si sono collocate in una situazione intermedia, 7 hanno avuto un esito negativo.
Esito negativo determinato però non da mancanze gravi, ma da situazioni oggettivamente da migliorare, come la presenza di umidità, l’attrezzatura insufficiente delle aree esterne, l’arieggiatura dei locali, la presenza di strumenti per la raccolta dei desideri dell’ospite nella quotidianità.
È l’esito di un vero e proprio “blitz” a sorpresa, condotto ieri, giovedì 29, per valutare la qualità complessiva dell’assistenza agli anziani, sia dal punto di vista ambientale che personale. Alcune commissioni tecniche di tutte le Ulss del Veneto si sono presentate senza preavviso in 34 case di riposo della regione.
Gli esiti dell’iniziativa sono stati illustrati oggi nel corso di un punto stampa dal Presidente della Regione Luca Zaia e dall’Assessore alle Politiche Sociali Manuela Lanzarin, che ha coordinato l’operazione, in collaborazione con i Direttori Generali delle Ullss.
«I controlli a sorpresa – ha sottolineato Zaia – sono uno sprone a fare sempre il meglio e a migliorare ovunque si possa. Li rifaremo e formalizzeremo in legge l’istituzione dei team di verifica e dei protocolli di controllo».
«Con l’operazione di ieri – ha fatto notare l’assessore Lanzarin – abbiamo verificato circa 3.700 posti letto su un totale di 31.942 e circa il 10% delle case di riposo venete che sono 370. Un test probante – ha aggiunto – da cui è uscita una bassa percentuale di esiti insufficienti. Su questi si deve lavorare già da oggi per eliminarli. Il quadro generale – ha aggiunto – è però assolutamente buono, e le criticità rilevate sono risolvibili».