Cresce in Veneto il numero di donatori di organi. E’ il dato più importante emerso il 28 maggio alla “Giornata delle donazioni e dei trapianti 2017” organizzata da Aido (Associazione Italiana per la Donazione di Organi, Tessuti e Cellule). E non era un dato così scontato visto che, invece, ad esempio stanno calando le donazioni di sangue (di cui si occupa però Avis).
All’incontro erano presenti Bertilla Troietto, presidente Aido Veneto, Francesco Lorenzon, presidente Aido Venezia, Onofrio Lamanna, direttore sanitario Ulss 3 Serenissima, Maura Veronesi e Fabio Toffoletto, medici responsabili del coordinamento trapianti rispettivamente Ulss 3 Serenissima e Ulss 4, Diego Ponzin, direttore Fondazione Banca degli Occhi del Veneto, Daniela Vici, responsabile della formazione e comunicazione della Fondazione Banca dei Tessuti di Treviso. Mancava invece Flavia Petrin poiché, in quanto presidente nazionale di Aido, era impegnata a livello nazionale nella Giornata nazionale della Donazione. Era presente anche l’Assessore comunale alla coesione sociale Venturini, che ha ringraziato per il lavoro che Aido svolge.
Un veneto ogni venti è iscritto all’Aido. Passando ai numeri, gli iscritti ad Aido in Veneto sono 215 mila. A questi si aggiungono ulteriori 42 mila manifestazioni di volontà favorevoli alla donazione di organi, che sono state depositate presso le Asl (19.136) o presso gli uffici anagrafe dei comuni (23.040). Mentre le opposizioni alla donazione degli organi depositate sono state rispettivamente 2.721 nelle Asl e 3.732 nelle Anagrafi. Quanto ai trapianti effettuati in Veneto in tutto il 2016 sono stati 579, risultato ottimo che fa della nostra regione un’eccellenza italiana (il totale dei trapianti in Italia nel 2016 si assesta attorno ai 3.700) ma non è ancora sufficiente perché nel 2016 ci sono state 1.032 persone in lista d’attesa in Veneto e di queste purtroppo 81 persone – sempre in Veneto – sono decedute prima di poter ricevere un organo.
In aumento gli accertamenti di morte cerebrale. «Bisogna promuovere la cultura del dono soprattutto tra i giovani – spiega la presidente di Aido Veneto Bertilla Troietto – perché la persona, quando è in vita, possa scegliere liberamente e consapevolmente se dare la propria manifestazione di volontà al dono. Comunque Aido Veneto sta lavorando molto con le amministrazioni comunali e con le scolaresche e registra un aumento dei soci di 2.500 unità all’anno negli ultimi 5 anni con una crescita continua». I dati più recenti disponibili per il Veneto sono validati al 18 maggio 2017. Facendo un confronto tra 1/1/2016-18/5/2016 e 1/1/2017-18/5/2017 si rileva quindi come in regione nel periodo citato dello scorso anno gli accertamenti di morte con criteri neurologici sono stati 73 mentre nello stesso periodo di quest’anno 98. Di questi sono stati utilizzati gli organi di 50 persone delle 73 nel 2016 e 65 delle 98 nel 2017.
Due donatori su tre hanno più di 60 anni. Le opposizioni (cioè parenti che rifiutano di donare gli organi del congiunto deceduto) ammontano al 20,6% nel citato periodo dl 2016 per calare al 19,4% nel detto periodo del 2017. «Sempre nel periodo tra l’1 gennaio e il 18 maggio 2016 e 2017 in Veneto – precisa Bertilla Troietto – ci sono stati 761 trapianti di cornea nel 2016 e il balzo a 949 nel 2017; per il rene si è saliti dagli 81 del 2016 ai 115 del 2017; per il cuore dai 17 del 2016 ai 20 del 2017; per il fegato dai 46 del 2016 ai 54 del 2017. Per un totale nella nostra regione di 150 trapianti dall’1/1/2016 al 18/5/2016 salito a 196 trapianti dall’1/1/2017 al 18/5/2017. Inoltre nello stesso periodo ai dati citati si devono aggiungere 30 trapianti tra viventi (nella quasi totalità dei casi un rene, qualche volta un pezzo di fegato)». Infine quanto alle età dei donatori in Veneto (dato simile a quello nazionale), il 41,6% ha più di 70 anni e il 23,8% ha tra i 61 e i 70 anni.
Marco Monaco