Termoablazione, sfalt, meccanico-chimica, chimica, closure chimica diretta…: parole difficili che, tradotte in modo semplice, significano: esistono finalmente parecchie alternative “leggere” allo sfilamento della vena varicosa.
È il messaggio che viene da Villa Salus di Mestre, che ha presentato nei giorni scorsi la propria offerta di terapie per affrontare il problema.
L’insufficienza venosa è una patologia che affligge il 35-40% della popolazione, in particolar modo le donne, e influisce in modo importante sulla qualità della vita delle persone. Fino a pochi anni fa l’unica soluzione offerta dalla medicina era, appunto, l’intervento chirurgico finalizzato al cosiddetto “stripping”, ossia lo sfilamento della vena varicosa in questione. Oggi invece sono accessibili diverse altre tecnologie, meno invasive e con meno effetti collaterali, le più avanzate delle quali sono accessibili nella struttura sanitaria di Villa Salus.
«Siamo stati tra i primi in assoluto in Italia – spiega il dott. Pier Giovanni Bianchi – a adottare le nuove tecnologie mini-invasive per il trattamento dell’insufficienza venosa. Oggi siamo in grado di offrire delle soluzioni estremamente personalizzate per il paziente con diverse tipologie di intervento, in anestesia locale: termoablazione, sfalt, meccanico-chimica, chimica, closure chimica diretta».
Tutte soluzioni che non richiedono intervento chirurgico ma che si servono di tecnologie laser. Si tratta di interventi ambulatoriali, disponibili anche nell’ambito del Servizio sanitario nazionale, che durano meno di mezz’ora, a fronte degli interventi tradizionali che prevedono ricovero, anestesia, punti e almeno 15 giorni di riposo».
«L’amministrazione – spiega il direttore sanitario Maurizio Agnoletto – ha scelto di investire molto, in questi ultimi anni, nella strumentazione e nelle tecnologie più avanzate. Una scelta che paga dal punto di vista dei numeri: dal 2018 a oggi abbiamo eseguito qui a Villa Salus 2436 interventi di flebochirurgia avanzata, e non si tratta solo di numeri ma di qualità degli interventi. Anche in pieno Covid siamo stati sempre stati operativi».
Il 10 e 11 novembre a Villa Salus si tiene un corso di formazione in flebochirurgia avanzata proprio per formare personale infermieristico e medico sulle nuove tecniche mini-invasive
per la correzione chirurgica dell’insufficienza venosa superficiale e che coinvolgerà anche professionisti autorevoli a livello internazionale. Durante l’evento sarà presente anche una sessione dedicata alla Live-Surgery con possibilità di interazione con gli operatori. (info: formazione@ospedalevillasalus.it o 041.290.65.29.)
«Per il futuro – conclude il dott. Bianchi – la tendenza è certamente la chirurgia mini invasiva e in generale un approccio sartoriale: dobbiamo poter utilizzare la tecnica più adatta all’insieme delle necessità di ogni paziente».