Arriveranno nei prossimi giorni, a casa dei cittadini veneti nati nel 1941, le prime lettere di convocazione per fare il vaccino.
In ogni lettera saranno indicati il giorno e l’ora in cui è fissata la vaccinazione e il luogo in cui si terrà.
Lo ha precisato oggi, durante il consueto incontro di aggiornamento sulla pandemia dalla sede della protezione civile a Marghera, il presidente della Regione, Luca Zaia, insieme all’assessore alla Sanità, Manuela Lanzarin.
Da inizio febbraio, infatti, prenderanno il via le vaccinazioni per le persone che hanno compiuto 80 anni e si inizierà proprio dai nati nel 1941, che quest’anno raggiungono questo traguardo di età.
Poi, via via, si retrocederà con i nati nel 1940, 1939…
Chi avesse difficoltà nello spostarsi da casa per raggiungere i luoghi destinati all’iniezione lo potrà comunicare, nelle forme che saranno indicate nella lettera. In quel caso saranno i medici e gli infermieri delle Usca, le Unità assistenziali create in tempo di Covid, a raggiungere a casa gli anziani e a vaccinarli a domicilio.
Sono circa 350mila i veneti “over 80” e, a giudicare dall’adesione quasi totale alla vaccinazione che si registra per gli anziani delle case di riposo (per i quali si è già a buon punto con la campagna vaccinale), è immaginabile che un’altissima percentuale degli ultraottantenni ancora residenti nelle proprie case aderirà. (G.M.)