Le nuove dosi sono già in consegna presso gli ambulatori e, nel giro di un paio di giorni, tutta la dotazione di vaccini antinfluenzali sarà a disposizione dei medici di base che operano nel territorio dell’Ulss 3 veneziana.
Si dovrebbe risolvere così il problema sollevato in questi giorni: svariati medici di medicina generale rimasti senza più vaccini per le persone che ne hanno diritto (ultrasessantenni, chi ha patologie croniche, le donne in gravidanza, i donatori di sangue…).
La campagna vaccinale, infatti, è iniziata lunedì 12 ottobre ma, dopo pochi giorni, parecchi professionisti avevano già usato tutti i vaccini a loro disposizione. Eppure, quest’anno la Regione Veneto ha acquistato e reso disponibili 1,3 milioni di dosi, contro le 800mila consuete.
Dunque? Il fatto è che Ulss e medici di base avevano concordato da tempo che le dosi di vaccino sarebbero state consegnate in due tranche: una, del 50% di dosi, entro il 12 ottobre; l’altra ai primi giorni di novembre, con il rimanente 50%. Questo per facilitare i medici stessi nella conservazione dei vaccini ma anche per scagionare l’erogazione del sevizio.
Unica eccezione il centro storico di Venezia e le isole dove, per maggiori difficoltà di trasporto, si era concordata un’unica spedizione.
La questione è che qualche medico ha finito subito i vaccini e ha degli appuntamenti programmati con altri utenti prima della consegna della seconda tranche. Oppure, semplicemente, ha comunicato agli utenti che, fino a rifornimento, non ci sarà più possibilità di effettuare l’iniezione con il vaccino.
Per risolvere il problema, l’Ulss veneziana anticipa la seconda tranche di consegna anche a tutti i medici di terraferma, che già a metà settimana dovrebbero poter riprendere la campagna di vaccinazione degli assistiti. (G.M.)