“Possiamo fare previsioni quanto all’arrivo del picco, ma l’unica previsione sensata purtroppo è questa: che fra otto giorni pagheremo il conto degli assembramenti di ieri, e che gli assembramenti di domani, allo stesso modo, porteranno in dote, otto giorni dopo, altri numerosi nuovi positivi, altri ricoveri, altre persone in Terapia Intensiva, altri decessi”: ha lanciato questo messaggio, il Direttore Generale Giuseppe Dal Ben, commentando l’andamento dell’epidemia da Covid-19 nel territorio dell’Ulss 3 Serenissima.
“E’ purtroppo evidente – ha commentato – dalle scene di assembramento che abbiamo visto, che si sottovaluta in modo irresponsabile la presenza e la pericolosità del virus. Ed è per me inspiegabile come non sia ancora diffusa e chiara a tutti la consapevolezza che il virus può anche avere le sue fasi, ma che il numero dei nuovi contagiati, con tutte le conseguenze nefaste, dipende dai comportamenti dei cittadini. Il treno su cui stiamo correndo tutti insieme non può e non deve continuare questo viaggio sul binario sbagliato”.
L’appello alla responsabilità, rilanciato ancora una volta, viene da un’Azienda sanitaria in cui le persone attualmente positive sono 8401, i ricoverati in Ospedale 428, di cui in Terapia Intensiva 46. I numeri confermano una realtà territoriale in cui, sul totale della popolazione, i contagiati si assestano al di sotto della media del Veneto. “Ma i numeri dei nuovi positivi, specie nei giorni di picco – sottolinea il Direttore Dal Ben – sono impressionanti: nel solo 4 dicembre sono stati 514; nel giorno di Santa Lucia, il 13 dicembre sono stati addirittura 569”. L’epidemia colpisce tutti: rispetto alla prima ondata, si è abbassata decisamente anche l’età media dei contagiati: si era stabilizzata sui 61 anni a marzo e ad aprile, oggi è scesa a 50 anni. Ogni giorno in media arrivano in Ospedale, contagiati dal Covid-19, 26 persone, circa l’8% dei nuovi positivi quotidiani. L’Azienda sanitaria continua il lavoro sul territorio: 474.000 i tamponi fatti fin qui, e si procede con una media di 25.000 la settimana, con una media di 8/9 positivi ogni 100 test somministrati. Nella sola giornata di domenica 13 dicembre l’Ulss 3 Serenissima ha messo sotto monitoraggio, per la presenza di un caso di positività, ben 31 classi scolastiche; sono 212 quelle che hanno registrato un caso di positività ieri, e 942 in totale, dall’inizio della seconda ondata.
“E per conseguenza di ciò che accade sul territorio – ha concluso Dal Ben – è forte è la pressione sugli Ospedali, che tra il 17 e il 30 novembre hanno accolto 359 nuovi ricoverati, e 368 nelle prime due settimane di dicembre. L’aumento delle persone che vanno ospedalizzate è tale che fatichiamo a mantenere Covid free, come avremmo voluto, gli Ospedali di Chioggia e di Mirano; e in campo scende anche il Policlinico San Marco, tra gli accreditati, che ha dato disponibilità ad accogliere e gestire pazienti Covid-19, e ne ospita già 23”. Complessa, e impegnativa per l’Azienda sanitaria, è la situazione nelle Case di Riposo: “Sono enti con una propria gestione – ha sottolineato il Direttore Generale – e si sono assunti la responsabilità della gestione di questa fase critica. Certo, l’Ulss 3 Serenissima compie su questi enti un’azione continua di affiancamento, di sostegno, di monitoraggio. Abbiamo rafforzato il ruolo di controllo del ‘medico competente’, che è la presenza dell’Azienda sanitaria nelle strutture. E ancora, abbiamo attivato il CESP, il nostro Comitato per l’emergenza, con il ruolo di sovrintendente sanitario; e non sono mancate le comunicazioni di richiamo agli enti gestori per il rafforzamento dell’azione di tutela dal contagio”.
“Là dove si agisce con determinazione – ha concluso il Direttore Dal Ben – le azioni messe in campo hanno effetto positivo: lo conferma la significativa riduzione di casi collegati all’attività cantieristica e alla popolazione bengalese, anche grazie all’azione congiunta dell’Ulss 3, della Prefettura, di Fincantieri e degli operatori del settore. A maggior ragione deve essere evidente ai cittadini che le azioni compiute hanno precise conseguenze; e a maggior ragione hanno conseguenze i comportamenti pubblici, di massa, nelle strade e nelle piazze, che devono assolutamente tornare a dimostrare il senso civico e la responsabilità dei cittadini del Veneto”.