Nel 2021 sono stati 1001 i ricoveri di donne operate al seno dalla Breast Unit dell’Ulss 3 Serenissima: “E’ uno dei segnali, uno degli indicatori – sottolinea il Direttore Generale Edgardo Contato – di un’attività che prosegue in modo continuo e anzi aumenta. La nostra Breast Unit ha fatto registrare numeri superiori a quelli dell’anno precedente, e superiori anche a quelli che venivano realizzati nell’epoca pre-Covid19. Un’attività diffusa, attraverso i diversi ospedali, su tutto il territorio, che dimostra com’è stato fatto tutto il possibile per contenere il disagio provocato dalla pandemia, in particolare rispetto a chi è colpito da patologie gravi”.
“Abbiamo appena chiuso una verifica – spiega il Primario della Breast Unit, il dottor Guido Papaccio – dell’attività in periodo pandemico. E questa revisione del lavoro svolto ci ha evidenziato come nell’ultimo anno abbiamo superato l’asticella delle mille donne operate: abbiamo quindi eseguito una dozzina di interventi in più rispetto al 2019, l’ultimo anno ‘pre-Covid19’, quando si eravamo fermati a 988 interventi. Da questo bilancio risulta quindi evidente che le difficoltà e la contrazione del lavoro dovute ai vincoli imposti dalla pandemia sono state sono state superate ben presto e, dopo un 2020 in calo forzato, abbiamo ottenuto nel 2021, che pure è stato un anno segnato dal Covid, questa performance più che soddisfacente. Questi risultati sono ottenuti grazie al modello di équipe itinerante, che affronta quindi una casistica varia, e notevole per quantità: la paziente trattata dalla nostra Breast Unit si affida quindi a specialisti chirurghi che hanno una casistica ampiamente superiore rispetto agli standard minimi di qualità, come quelli previsti, ad esempio, dal Piano Nazionale Esiti (PNE)”.
Il lavoro della Breast Unit dell’Ulss 3 Serenissima non si limita ad una casistica di grande rilevanza: “Siamo riusciti a garantire il trattamento del tumore della mammella nel modo più completo – spiega il dottor Papaccio -, e per dirlo ci affidiamo ai risultati conseguiti rispetto ai criteri di qualità indicati dal Gruppo Italiano Screening Mammografico, il GISMa. In particolare vengono soddisfatte, con percentuale superiore all’80%, le indicazioni riguardanti l’esecuzione delle cosiddette mastectomie con conservazione di cute e capezzolo e della ricostruzione immediata; anche il numero delle complicanze, sempre presenti in questi interventi, si attesta positivamente sotto la soglia del 3,5%, quindi in un livello ottimale”.
La Breast Unit dell’Ulss 3 Serenissima vanta anche un altro risultato di eccellenza: ben 200 delle 250 donne sottoposte a mastectomia, cioè all’asportazione di tutto il seno, sono state contemporaneamente sottoposte all’intervento ricostruttivo: “Con questa metodologia della ‘ricostruzione immediata’, che applichiamo in ogni caso in cui è possibile – spiega il dottor Papaccio – la paziente viene sottoposta ad intervento demolitivo oncologico e nello stesso intervento si procede alla ricostruzione del seno, con particolare attenzione alla simmetrizzazione anche della mammella controlaterale. In tal modo la paziente esce dalla sala operatoria senza alcuna mutilazione legata alla malattia”.
A permettere questo risultato è l’evoluzione della collaborazione all’interno della Breast Unit tra l’unità di Chirurgia senologica e la Chirurgia plastica, iniziata in collaborazione con il dottor Morelli e ora portata a completamento dall’attuale Primario di Chirurgia plastica, il dottor Eugenio Fraccalanza. E questa sinergia tra diversi specialisti e diverse équipe sta alla base di ogni buona prestazione: “I risultati di quantità e di qualità che abbiamo conseguito – sottolinea il Primario Papaccio – sono possibili perché ogni singolo caso viene discusso collegialmente: sia l’intervento chirurgico demolitivo e ricostruttivo, sia eventuali terapie successive, vengono ritagliati sulla singola paziente nel necessario obiettivo di una personalizzazione della terapia del tumore della mammella. Il percorso tipo della paziente prevede, dopo la comunicazione della diagnosi, una valutazione collegiale con le indicazioni all’intervento chirurgico, e quindi una consulenza oncologico-ricostruttiva che viene discussa con la paziente condividendone il progetto chirurgico, sia demolitivo che ricostruttivo”.
Tutte le più avanzate tecniche di ricostruzione mammaria sono praticate dalla Breast Unit dell’Ulss 3 Serenissima, che è l’unico centro autorizzato a livello regionale alla ricostruzione con derma da banca dei tessuti, e condivide la maggior casistica operatoria, assieme all’Istituto dei Tumori di Milano, alla Chirurgia Senologica della Romagna e all’Ospedale Molinette di Torino. “Grazie alla sinergia tra Breast Unit e Chirurgia Plastica dell’Ulss 3 – conclude il dottor Papaccio – si interviene anche con la ricostruzione della mammella con tecniche di microchirurgia ricostruttiva, con prelievo di tessuti dall’addome, e mediante liposuzione e iniezione del tessuto adiposo. E’ anche attraverso questo ventaglio di interventi di alta specialità che si garantisce la completezza delle proposte ricostruttive”.