In una situazione in cui i segnali di affievolimento della pandemia sono ancora incerti ed altalenanti, contano ancora molto le azioni di contrasto al virus, quelle dei singoli e quelle messe in campo dall’Ulss 3 serenissima. Lo ha evidenziato il Direttore Generale, facendo il punto oggi con i giornalisti collegati in videoconferenza.
«Questa seconda ondata – ha detto Giuseppe Dal Ben – si presenta con caratteristiche differenti da quella precedente. Il numero delle persone positive, 7540 in questo momento, è di molte volte maggiore a quello dei positivi individuati durante la fase pandemica di primavera mentre il totale dei ricoverati, 362 in totale, di cui 41 in Terapia Intensiva ad oggi, è paragonabile a quello della prima ondata. Molti dati oltre a questo confermano che in questa seconda fase abbiamo una fortissima diffusione del virus sul territorio: guardiamo ad esempio solo come i contagi nella strutture per anziani siano in questa seconda fase distribuiti in più strutture, mentre in primavera erano concentrati in alcune realtà in particolare; ma guardiamo anche al dato dei guariti: venti giorni fa il totale delle persone contagiate e guarite era fermo a 2811, mentre oggi è arrivato a 6939, e quindi in venti giorni abbiamo registrato il doppio dei guariti registrati nei primi otto mesi di pandemia. Il virus quindi circola in modo molto pervasivo, anche se il nostro territorio non è tra i più colpiti in Veneto, anche se molti positivi sono asintomatici, e anche se, come segnaliamo spesso, la pressione sugli ospedali è ancora per il momento gestibile e gestita, grazie al lavoro instancabile dei nostri operatori”.
“E se il virus è così pervasivo – ha continuato il Direttore Dal Ben – allora sono decisive le azioni messe in campo per limitarne la diffusione. Fondamentali quelle che ciascuno di noi deve mettere in atto, utilizzando la mascherina, mantenendo il distanziamento in pubblico, al lavoro, in ufficio… Ma altrettanto fondamentali sono le azioni messe in campo dall’Azienda sanitaria: ad esempio il supporto dato alle Case di Riposo, continuo, fatto di personale e di competenze, oltre che di un monitoraggio preciso e assiduo; ad esempio le azioni messe in campo, insieme a Fincantieri e alle altre aziende, al Comune e alla Prefettura, nell’area della cantieristica dove i dati segnalano, ad oggi, un decisivo rallentamento della diffusione dei contagi; ad esempio il lavoro gigantesco che si sta facendo nelle scuole, per aggredire e circoscrivere i casi di positività che si verificano”.
Tra le azioni virtuose, il Direttore generale ha voluto sottolineare in particolare la collaborazione con i Medici e i Pediatri di famiglia, per la somministrazione dei tamponi anche nei loro ambulatori: “Su 385 medici di medicina generale che operano nel territorio – ha spiegato – 382 hanno dati la loro adesione al progetto, e sono ormai quasi il 65% i medici che hanno già somministrato il tampone ai nostri assistiti. E’ un segnale di grande sinergia, e indica la strada, peraltro intrapresa da sempre dal servizio sanitario regionale”.
In prospettiva, il Direttore Generale ha raccomandato la prudenza. Prudenza nei comportamenti dei cittadini, prudenza nelle previsioni quanto all’evolvere del quadro dell’epidemia: “Ci piacerebbe dare per assodati i segnali che indicano un calo dei nuovi contagi, ma per adesso possiamo solo esprimere un auspicio, che cioè i segnali, che pure ci sono stati, si consolidino. Nel frattempo il messaggio ai cittadini è il seguente: gli Ospedali dell’Ulss 3 sono in grado di svolgere il loro compito, sia accogliendo i pazienti Covid, sia continuando a gestire le urgenze quanto alle altre patologie. E contiamo di continuare a farlo fino a quando sarà finita anche questa seconda ondata”.