Il numero dei tumori è stabile e, anzi, in lieve calo. Aumenta invece il numero di persone che, negli anni, hanno avuto a che fare con il cancro: è questo il primo effetto – positivo – di tecniche e prassi diagnostico-terapeutiche sempre più efficaci, e quindi del sensibile aumento delle possibilità di sopravvivenza.
Si stima che nel 2019 in Italia verranno diagnosticati circa 371.000 nuovi casi di tumore maligno, di cui 196.000 negli uomini e 175.000 nelle donne. Complessivamente in Italia ogni giorno circa 1.000 persone ricevono una nuova diagnosi di tumore maligno.
Per quanto riguarda il territorio dell’Ulss 3 Serenissima, ogni anno in media si registrano 4400 casi, con una leggera prevalenza tra gli uomini. Va detto, però, che per quanto riguarda la popolazione maschile, si registra, rispetto a vent’anni fa, un lieve calo dell’“incidenza”, cioè del verificarsi di nuovi casi di tumore. Paragonando il numero annuo di nuovi casi di tumore tra i primi anni del Duemila e il 2018, nell’Ulss 3 Serenissima si registra infatti un calo di circa l’1%. Nelle donne invece l’andamento dell’incidenza è invece sostanzialmente stabile.
Tumore al polmone in crescita tra le donne. Colpisce il fatto che negli uomini cala il numero di nuovi casi di tumore al polmone, mentre nelle donne cresce: questo è un dato evidentemente collegabile al cambiamento delle abitudini legate al fumo.
Se i numeri di nuovi casi all’anno, nell’Ulss 3 sono dunque circa 4400, si stima che complessivamente siano 30.000 le persone nel nostro territorio che sono state colpite dal tumore. Si tratta di una stima derivante dai dati della Regione Veneto, aggiornati dal Registro Tumori Veneto al 2016.
I dati registrati nell’Ulss 3 Serenissima sono in linea con i dati regionali e nazionali, con una lieve differenza quanto al tumore della mammella, che da noi ha un’incidenza lievemente maggiore.
Ma quali sono i tumori che colpiscono gli uomini e le donne del territorio dell’Ulss 3 Serenissima? Per quanto riguarda gli uomini, il tumore che “incide” di più è il tumore alla prostata (340 casi per anno, più del 17% dei nuovi tumori), mentre alcuni decenni fa era il tumore del polmone.
Per quanto riguarda le donne, il tumore che oggi incide di più (siamo a circa il 33% sul totale) è il tumore alla mammella, con più di 700 casi nuovi ogni anno. Era così anche nei decenni scorsi: i primi tre tumori, oggi come negli anni ’90, sono infatti il tumore alla mammella, seguono il tumore al colon retto, il tumore del polmone e il melanoma.
Sopravvivenza in crescita. Il dato davvero in crescita, invece (e per fortuna) è quello della sopravvivenza, riferito cioè al numero di pazienti che, colpiti dal tumore, sono ancora vivi almeno dopo cinque anni dalla diagnosi. Negli ultimi decenni, infatti, le rilevazioni dicono che la sopravvivenza a cinque anni è in aumento sia negli uomini che nelle donne. Confrontando i dati del quinquennio 1990-1994 con quelli del quinquennio 2005-2009, si rileva che la sopravvivenza passa dal 39% al 54% per gli uomini, e dal 55% al 66% per quanto riguarda le donne.
In Italia quasi tre milioni e mezzo di italiani (sono 3.460.569 nel 2019) vivono dopo una diagnosi di tumore. E nel territorio dell’Ulss 3 Serenissima, si diceva, la stima dei pazienti che hanno avuto un tumore, e sono vivi, è intorno alle 30.000 persone.
Guariti dal tumore? Ma questi uomini e donne possono essere definiti “guariti”? Si definiscono oggi “guarite” le persone che, dopo aver avuto una diagnosi di tumore, hanno un’attesa di vita, misurata secondo una serie di parametri scientifici, che può essere paragonabile a quella delle persone mai toccate dal male.
In Italia queste persone che in sostanza dopo il tumore non solo sono vive, ma sono tornate ad una vita normale sono poco meno di un milione (nel 2018 erano 909.514).
Nel territorio dell’Ulss 3 Serenissima, si stima che i pazienti “guariti” siano circa 15.000. (GV)