Sono quasi 6000 in meno gli studenti iscritti alle classi prime delle scuole primarie e secondarie (primo e secondo grado) del Veneto. Effetto della crisi demografica che svuota le culle e le classi scolastiche. Il dato è riferito alle iscrizioni per l’anno scolastico 2025-2026 ed è stato diffuso, alla chiusura dei termini, dall’Ufficio Scolastico Regionale.
Significativo il calo nelle classi prime della primaria, che a livello regionale è di 2300 alunni in meno (-7%) su un totale di 31.500. In provincia di Venezia sono 377 gli alunni iscritti in prima elementare l’anno prossimo.
Per quanto riguarda l’istruzione superiore gli studenti iscritti sono 38.356 (-1800 rispetto all’anno precedente), suddivisi tra licei (45%), istituti tecnici (39,9%) e professionali quinquennali (14%). In crescita la scelta degli istituti tecnici.
“Siamo la regione, il Veneto, che più cresce convintamente nell’istruzione tecnica, siamo i primi in percentuale tra le regioni d’Italia”, commenta il direttore dell’Ufficio Scolastico Regionale Marco Bussetti. A Verona in particolare si registra il sorpasso dei tecnici sui licei.
“Si confermano anche i professionali – il Veneto ha davanti solo l’Emilia Romagna – che rappresentano un ottimo terreno di sviluppo per la nuova filiera 4+2. Buone notizie dunque per le dinamiche e diffuse aziende venete che avranno i tecnici di cui abbisognano e buone notizie per la formazione dei nostri giovani che non trascurano tecnica e tecnologia. Nello stesso tempo l’istruzione umanistica mantiene ottime percentuali con il classico e lo scientifico che restano opzioni strategiche. Emergono novità interessanti come la propensione per gli indirizzi sanitari e turistici”.
Per quanto riguarda Venezia prevale ancora la scelta dei licei, con una percentuale più alta rispetto alla media veneta: quasi la metà degli studenti sceglie infatti il liceo (48%), mentre gli istituti tecnici sono scelti dal 39% degli studenti veneziani.