Dopo la spettacolare cerimonia di apertura del 2 agosto il 25° World Scout Jamboree è ormai entrato nel vivo delle sue attività on site (pionieristica, sport, robotica, giochi, arrampicata, laboratori…) e off site (trekking, geocaching, kayak, visite culturali e folkloristiche ai paesi vicini).
L’ondata di calore eccezionale che ha investito la Corea del Sud proprio in questi giorni sta mettendo a dura prova gli scout ma l’organizzazione sta attuando ogni possibile azione per garantire il prosieguo dell’evento anche con rinforzi medici presso il punto di primo soccorso, distribuzione di acqua in abbondanza e installazione di punti di refrigerio per la salute e il benessere dei 50.000 esploratori e guide.
Domenica 6 si è concluso il “cultural day” durante il quale i ragazzi visitano le tende dei vari contingenti nazionali conoscendo (e mettendo in mostra) le peculiarità di ciascuna nazione. Inutile dire che la “tenda Italia” ha conquistato tutti con la sua musica, allegria e… l’immancabile pasta per tutti!
Quello dell’incontro è in assoluto il momento più bello e fruttuoso del Jamboree. Incontro con altre persone, di Paesi lontani, tradizioni e religioni diverse, uniformi e fazzolettoni dei colori più disparati. Il semplice stare insieme in fila per il pranzo, giocare, cantare, ridere, ballare. Condividere questi momenti non solo alimenta ricordi meravigliosi ma conferma il valore fondante dello scoutismo: essere fratelli e sorelle, una grande famiglia sparsa per il mondo con cui condividere gli stessi ideali e la stessa Promessa.
Il Jamboree è la “marmellata” (jam) che tiene uniti questi ragazzi (boy) insegnando che le diversità arricchiscono e mai dovrebbero dividere! (Ivan Pellegrini)