La cerimonia ufficiale all’interno della Questura di Venezia, e poi a Zelarino le premiazioni del torneo che porta ormai da 39 anni il suo nome. È stato ricordato questa mattina così l’anniversario della morte del commissario capo Alfredo Albanese, ucciso a soli 33 anni dalle Brigate Rosse il 12 maggio del 1980, all’interno della sua auto, all’incrocio tra via Comelico e via Rielta, a Mestre, mentre stava come ogni mattina recandosi al suo posto di lavoro.
Due momenti diversi, ma intensamente partecipati, a cui ha preso parte, in rappresentanza della città,.
La giornata si è aperta in Questura, con la commemorazione di Albanese, davanti alla lapide posta in sua memoria, alla presenza, tra gli altri, della vedova, Teresa Friggione, del prefetto di Venezia, Vittorio Zappalorto, del questore di Venezia, Maurizio Masciopinto, della presidente del Consiglio comunale Ermelinda Damiano.
Il secondo momento è stato vissuto invece all’interno dell’impianto sportivo di Zelarino, per le premiazioni del torneo di calcio intitolato, ad Albanese, vinto quest’anno dal gruppo aziendale dell’Actv, che ha battuto, dopo un’emozionante ed equilibrata partita di finale, decisasi ai calci di rigore, la Polizia locale di Venezia.
L’appuntamento è stato anche l’occasione per ricordare e raccontare la figura del commissario agli studenti delle scuole cittadine che hanno partecipato nel corso di questo anno scolastico ai progetti sulla diffusione della cultura della legalità promossi dall’Anps, l’associazione nazionale della Polizia di Stato.