Stop alle automobili sui passi dolomitici. Basta – almeno quando si è in montagna – con rumore, gas di scarico, code e irritazione da tangenziale: «Noi dobbiamo dare la possibilità alla gente di parcheggiare da qualche parte l’auto e di salire a piedi o con la funinvia o con la navetta, fino a una certa quota. Poi, da lì, si cammina fino ai rifugi o dove si vuole».
La richiesta è di Reinhold Messner. Il più famoso alpinista italiano lancia questo appello da Cibiana, dove nella mattinata di sabato 27 inaugura “Campo Base”, un piccolo museo che fa pendant con quello che lo stesso Messner ha aperto una ventina d’anni fa sul monte Rite.
«Solo che là raccontiamo il rapporto fra la roccia dolomitica e la cultura umana; qui a Cibiana – spiega – narriamo qualche spezzone della storia della conquista delle Dolomiti e la bellezza delle montagne più belle del mondo».
L’esposizione al Taulà dei Bos, riqualificato e ben allestito con l’impegno determinante del Comune, è l’occasione per ragionare di quale dovrebbe essere l’approccio più corretto e soddisfacente con la montagna: «Io sono per il turismo – riprende l’apinista – ma per il turismo intelligente. I turisti permettono alla gente di montagna di sopravvivere, ma noi dobbiamo aiutarli a vivere bene la montagna. Si tratta di “tranquillizzare” le montagne, togliendo il rumore e l’aggressività. Se uno va a fare il passo Sella e poi si trova fermo in coda, nella sua auto, con centinaia di altre auto ferme, con i clacson che suonano…, succede che si irrita e non trova quello che cerca».
Il silenzio e la tranquillità sono i veri valori della montagna, secondo Messner: non si può cancellarli per vivere come se si continuasse a stare in città. «È la macchina – ribadisce – che fa problema. Anche nelle città oggi, e ancor più in futuro, sarà un problema. Ma non si tratta di vivere senza auto: bisogna invece trovare un nuovo equilibrio, riducendo la loro presenza».
Giorgio Malavasi