La Giunta regionale del Veneto, ha stanziato su proposta dell’assessore regionale alla sanità e al sociale Manuela Lanzarin, 4,5 milioni di fondi aggiuntivi per i nidi e le scuole dell’infanzia non statali. Una integrazione rispetto ai 31 milioni di risorse proprie già stanziati per il 2020 per scuole paritarie e servizi educativi per i bambini da 0 a 6 anni.
“Si tratta di un aiuto previsto in via straordinaria – spiega l’assessore –con la variazione di bilancio approvata dal Consiglio, al fine di evitare che i servizi per la prima infanzia, chiusi da fine febbraio, non riescano a fronteggiare le spese del lockdown e non riaprano più. In questo periodo, nonostante la chiusura, hanno dovuto far fronte agli oneri strutturali e al costo del personale, senza poter contare sulle rette delle famiglie. Con questo contributo aggiuntivo cerchiamo di garantire la continuità di tutti i servizi per la fascia 0-6 anni, in modo di creare le condizioni anche per una loro possibile e parziale apertura estiva a supporto dei bisogni di socializzazione dei più piccoli e delle famiglie”.
Il fondo aggiuntivo è ripartito a metà tra nidi e scuole dell’infanzia. Per le scuole dell’infanzia non statali i 2,25 mln verranno erogati con gli stessi criteri dei 16,5 milioni di contributi già anticipati ad inizio anno e già accreditati alle singole scuole: il decreto è già stato predisposto e sarà pubblicato a breve. Per quanto riguarda i nidi, i gestori delle strutture dovevano presentare la documentazione richiesta per accedere al contributo regionale annuale ordinario entro il 30 aprile; ora gli uffici regionali hanno raccolto i dati delle ultime strutture e procederanno a liquidare in un’unica soluzione le quote di spettanza più il contributo straordinario per complessivi 18,75 mln.