“In uno dei miei viaggi, o forse in uno dei miei sogni, incontrai un pianeta molto strano: piccolo piccolo, vi era appena il posto per un lampione e l’uomo che l’accendeva…”. Così, con una pièce teatrale tratta dal celebre romanzo Il Piccolo Principe e portata in scena dall’attore Gaetano Ruocco Guadagno, ha avuto inizio questa mattina il Secondo Congresso Scientifico “We take care of people – Insieme per ridare la gioia di vedere”, il convegno organizzato dalla cooperativa del settore dell’ottica Visionadria, presente con circa 40 centri in Veneto e Friuli Venezia Giulia, in collaborazione con Fondazione Banca degli Occhi del Veneto Onlus, centro di riferimento regionale per i trapianti di cornea e Centro di ricerca sulle malattie oculari.
Il convegno ha richiamato nell’Auditorium del Padiglione Rama oltre 150 ottici ed esperti del settore per un momento di incontro e di approfondimento sui temi legati al ruolo professionale e sociale dei vari attori che si occupano della vista.
Oculisti e ottici a confronto: punti di vista diversi ma entrambi per forza legati e rivolti al paziente/utente: da un lato la diagnosi e la cura, dall’altro gli ausili, lenti, colliri e una serie di strumenti indispensabili per facilitare la vita quotidiana di chi soffre di problemi di vista.
Protagoniste tra i temi trattati le buone pratiche, intese sia come buone abitudini nello stile di vita ma soprattutto come buona relazione nella prestazione e nell’assistenza di chi soffre di malattie oculari da parte del settore dell’ottica, fondamentale per i pazienti in un panorama, quello medico, in costante evoluzione.
“Oggi la medicina dell’occhio è una medicina sempre più personalizzata, dove il medico oculista si occupa del paziente seguendolo passo passo nel suo percorso personale di cura e gestione della malattia. Di conseguenza anche il lavoro del centro ottico non può che essere chiamato a questo tipo di relazione, fornendo un’assistenza che per tantissimi pazienti diventa imprescindibile” afferma Diego Ponzin, Direttore Medico di Fondazione Banca degli Occhi, “ringrazio quindi la Cooperativa Visionadria per l’attenzione dedicata agli aspetti più innovativi di questo settore e anche all’impegno al nostro fianco nei confronti dell’attività di ricerca, che noi consideriamo cruciale per la cura del paziente”.
Il Presidente della Cooperativa Igino Franceschetto ha presentato inoltre ai soci anche il progetto legato alla campagna annuale di Fondazione Banca degli Occhi “Ottobre mese della vista”, alla quale i centri ottici consorziati con Visionadria aderiranno attivandosi nel corso del mese di ottobre in una raccolta fondi a favore dei progetti di ricerca portati avanti dai ricercatori della Fondazione, anche attraverso la distribuzione di un gadget: “Si tratta di una piccola luce per bicicletta che distribuiremo a soci e clienti a fronte di una donazione di 5 euro – conferma il Presidente Visionadria Igino Franceschetto, “uno strumento piccolo ma che può diventare fondamentale per la sicurezza sulla strada, un po’ come è la stessa vista: attraverso il prendersi cura dei nostri occhi possiamo accendere la luce intorno a noi, e soprattutto nella vita di tante persone che a causa della malattia non riescono più a vedere”.