Nella memoria e nella vita di molti di noi è scolpita in maniera indelebile la persona del Patriarca Marco Cè: il suo stile, il suo modo affabile e profondo di incontrare le persone, soprattutto la sua energia nell’annunciare l’«adorabile persona di Gesù» attraverso l’assidua predicazione della Parola e la celebrazione dei sacramenti. La sua lunga permanenza nella nostra diocesi (35 anni: 23 da patriarca e 12 da emerito) ha segnato generazioni di giovani e di adulti, aiutando a sviluppare le radici più robuste di quella che è la diocesi di Venezia oggi.
Ravvivare la memoria a cento anni, nel 2025, dalla nascita. Il 12 maggio prossimo saranno dieci anni da quando ha raggiunto il Signore Risorto, al quale ha dedicato tutta la vita, e l’8 luglio del 2025 saranno 100 anni dalla sua nascita: non potevamo lasciar scorrere nel silenzio queste ricorrenze. Per questo motivo un gruppo di laici e di preti, un tempo suoi stretti collaboratori, hanno voluto ravvivare la memoria del Patriarca Marco provando a tracciare alcune coordinate di fondo del suo servizio episcopale a Venezia e raccogliendole in un libro, che nei prossimi giorni sarà in libreria: “Marco Cè. Fedeltà e profezia” (edito da Marcianum Press).
Il percorso storico-biografico di Cè. Con una ventina di brevi saggi, si ricostruisce dapprima il percorso storico-biografico di Marco Cè, per soffermarsi, nella seconda parte del volume, su quelli che lui ha costantemente presentato come i fondamentali della vita cristiana (e della vita in quanto tale): la Parola, i sacramenti, la vita spirituale. La terza parte è dedicata alla «Chiesa tutta ministeriale», così come il card. Cè amava vederla ed edificarla; se l’amatissima cattedrale di San Marco era il segno visibile di tale Chiesa, questa era corporalmente formata, insieme, da presbiteri, diaconi, consacrati e laici.
L’ultima parte, partendo dalla lettera pastorale “Il granello di senapa” (del 1990), si sofferma a delineare alcuni percorsi (impossibile mapparli tutti) in cui si è incanalata in modo deciso e ben strutturato la pastorale veneziana di fine millennio: gli sposi e la famiglia, la cura dei giovani, l’attenzione alla carità, la sensibilità culturale, la presenza nel mondo sociale e politico.
La prefazione del Patriarca Francesco. A incorniciare il libro ci sono la prefazione del Patriarca Francesco Moraglia e la postfazione del card. Angelo Scola. All’interno una breve sezione di fotografie (in gran parte inedite), scelte soprattutto per la stretta connessione con quanto approfondito negli scritti.
Per rileggere trent’anni di storia. Non si tratta di un libro di testimonianze: già ce ne sono e anche molto belli, sia dal punto di vista delle narrazioni personali che, forse ancor più, delle immagini.
Si tratta invece di un primo tentativo di rileggere trent’anni della storia della nostra Chiesa, mettendoci dalla parte di chi ha ricevuto il compito di traghettarla da un mondo sostanzialmente cristiano a un mondo che tale più non è, tracciando percorsi di lungo termine tutt’altro che avventurosi o estemporanei, ma al contrario radicati nei fondamenti della fede e, in ultima analisi, nel cuore del cristianesimo: la persona stessa di Gesù.
Ovviamente, dato il breve lasso di tempo trascorso, è un lavoro parziale, che dovrà essere perfezionato e integrato con aspetti non presi in considerazione. Tuttavia può offrire di che riflettere oggi.
Fedeltà e profezia. Si capisce così anche il sottotitolo: fedeltà e profezia. Rileggendo alcuni testi chiave degli anni ’90 e ampiamente citati nel libro (ad esempio i programmi o le lettere pastorali, alcune istruzioni al presbiterio, diverse meditazioni per l’Anno Marciano o il Bimillenario della Nascita di Gesù, come amava chiamarlo), ci si accorge di quanto siano ancora attuali per diversi aspetti.
Un metodo di lavoro autenticamente «sinodale» (pur non usando questa parola), una Chiesa che scommette sul serio sui laici per essere veramente «in uscita» (pur non usando questa espressione), una meticolosa e appassionata preparazione dell’omelia, tutta sempre incentrata sulla Parola e proprio per questo realmente capace di interpretare il mondo cui si rivolge, ecc.
Sabato 11 maggio la vigilia del decennale della morte di Cè. D’altra parte, ci si accorge anche che certi linguaggi possono essere ormai superati e che alcune impostazioni hanno fatto il loro tempo e non risultano più proponibili. Poco male: anche questo fa parte della rilettura saggia della storia, per evitare di ripercorre strade che già hanno mostrato la loro fragilità.
Sabato 11 maggio, vigilia del decennale della morte del Patriarca Marco, al Centro Pastorale card. Urbani di Zelarino, alle ore 10 il libro sarà presentato ufficialmente.
Interverranno mons. Franco Manenti, vescovo di Senigallia, originario di Crema come il card. Cè, e Gianni Cardinale, giornalista di Avvenire; modera l’incontro la professoressa Luisa Bienati, vice rettrice dell’Università Ca’ Foscari di Venezia.
don Corrado Cannizzaro
curatore del libro “Marco Cè. Fedeltà e profezia”
Marco Cè: a 10 anni dalla morte un nuovo libro
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