Manifestazione, venerdì 30 agosto, a Mestre in via Forte Marghera davanti all’Ufficio Scolastico Regionale del Veneto dei docenti precari.
L’evento è organizzato dal Movimento IdoneInsieme – Veneto che riunisce gli insegnanti precari risultati idonei dopo i concorsi ordinari del 2020 e del 2022 (in tutto sono 30mila). Alcuni di loro sono stati assunti, mentre gli altri sono stati inseriti nelle graduatorie di merito. Ma – ed è questo il motivo della protesta – nonostante vi sia un enorme bisogno di insegnanti, queste persone non verranno assunte a settembre perché nel frattempo il Governo ha bandito nuovi concorsi con fondi del Pnrr (il primo è iniziato nel 2023, ne seguiranno altri nel 2025 e 2026), congelando circa 20 mila posti disponibili che saranno destinati ai futuri vincitori di tali concorsi, ignorando la disponibilità degli idonei del concorso 2020.
«Consideriamo profondamente ingiusto – scrivono gli insegnanti – il fatto che vengano banditi nuovi concorsi mentre ci sono ancora liste di docenti idonei in attesa di stabilizzazione. Chiediamo il riconoscimento dei nostri diritti e una stabilità lavorativa che possa garantire non solo il nostro futuro, ma anche la continuità educativa e didattica per gli studenti e le loro famiglie».
In questa situazione di stallo, infatti, migliaia di cattedre scoperte verranno affidate per l’ennesimo anno scolastico a supplenti. «Milioni di studenti in Italia e le loro famiglie ancora una volta dovranno fare i conti con l’instabilità di una scuola pubblica che si regge sulle supplenze. È una situazione che purtroppo vediamo ripetersi da anni».
Dal Ministero in queste settimane è giunta la rassicurazione che verranno assunti almeno 5000 insegnanti risultati idonei con il concorso del 2020 entro dicembre 2024: «Ma – contestano gli insegnanti – riteniamo che queste misure siano insufficienti per risolvere il problema alla radice».