La piaga dell’obesità, e la gestione di questo problema con il coinvolgimento di tutte le competenze: sono questi i temi del convegno che si svolge nel pomeriggio di domani al Padiglione Rama di Mestre, a cui partecipano circa duecento tra medici e operatori sanitari dell’Ulss 3 Serenissima.
“Riuniamo in una sessione di lavoro comune – spiega il dottor Franco Giada, Direttore della Medicina dello Sport e Cardiologia Riabilitativa a Noale – cardiologi, diabetologi, dietologi, endocrinologi, geriatri, psichiatri e psicologi, e tutte le altre figure che possono contribuire ad una efficace presa in carico del paziente obeso. Le persone in sovrappeso e obese sono sempre più numerose nelle nostre città, e a casa nostra, come peraltro in moltissimi Paesi occidentali e in via di sviluppo, l’obesità ha ormai raggiunto le proporzioni di un’inarrestabile epidemia. E se l’OMS ha definito l’obesità come il più severo problema sanitario di tipo cronico a livello globale, è perché questa condizione ha importanti conseguenze su mortalità, morbilità, disabilità e qualità di vita, oltre ad avere un significativo impatto sulla spesa sanitaria. Infatti, essa rappresenta un fattore di rischio per lo sviluppo di numerose malattie croniche ad elevata complessità clinica, quali il diabete mellito, l’ipertensione, le malattie cardio-cerebrovascolari, diversi tipi di neoplasie e molte patologie muscolo-scheletriche”.
L’Ulss 3 Serenissima è impegnata a definire strategie sempre più efficaci: “Trattare in modo appropriato ed efficace l’obesità – spiega ancora il dottor Giada – significa ottenere non solo una riduzione realistica del peso corporeo, ma perseguire anche mantenimento a lungo termine del calo ottenuto e prevenire quindi le recidive; ancora, è molto importante, mentre si aggredisce l’obesità, gestire anche le sue complicanze e tenere sempre come obiettivo il miglioramento della qualità di vita dei pazienti”.
Proprio per la sua elevata complessità clinica, gli approcci terapeutici attualmente a disposizione per contrastare l’obesità sono molteplici: dieta, esercizio fisico, farmaci, terapia cognitivo-comportamentale, chirurgia bariatrica: “E’ quindi necessaria una gestione multidisciplinare della patologia e per questo – sottolinea il Direttore Sanitario, Giovanni Carretta – la nostra Azienda sanitaria è impegnata nella creazione di uno specifico Percorso Diagnostico Terapeutico Assistenziale, condiviso fra tutti i professionisti coinvolti nella gestione del paziente obeso. Il PDTA così elaborato ci porta a contestualizzare le linee guida e le raccomandazioni della letteratura in ogni sede e in ogni livello in cui un paziente obeso viene preso in carico, assitito e curato. Proprio per la condivisione del PDTA specifico sono fondamentali occasioni di approfondimento e di formazione del personale sanitario”.