“Grazie dal profondo del cuore, non senza rimpianto e con immensa riconoscenza”.
Con queste parole, il Presidente della Regione del Veneto si rivolge alle Suore Dorotee di Vicenza che, dal primo marzo, concludono il loro impegno infermieristico all’Ospedale Ca’ Foncello di Treviso, chiudendo una storia cominciata nel lontanissimo 1852.
“In 166 anni – aggiunge il Governatore – queste religiose hanno incarnato la fusione perfetta tra umanità e professionalità. Umili e affettuose con i sofferenti, capaci e attente nella professione infermieristica, prezioso supporto per il difficile lavoro dei medici, straordinarie formatrici per i giovani che nei decenni hanno vestito il camice da infermiere, le Suore Dorotee lasciano un vuoto che sarà colmabile solo se chi rimane saprà seguirne l’insegnamento”.
“Un insegnamento talmente attuale – conclude il Presidente – che l’umanizzazione delle cure è ancora oggi uno degli obiettivi principali che caratterizzano la programmazione della Sanità in Veneto, perché spesso un sorriso e una carezza fanno meglio di una medicina”.