Nove spiagge coinvolte, tra le più belle del litorale veneto, tre Aziende sanitarie al lavoro insieme, quattrocento ragazzi disabili che hanno partecipato alle attività proposte durante l’estate 2021: sono gli indicatori che danno la dimensione del successo del progetto “Turismo sociale e inclusivo” presentato oggi a Sottomarina alla presenza dell’Assessore alla Sanità e ai Servizi sociali della Regione Veneto, Manuela Lanzarin.
Ulss 3 Serenissima, Ulss 4 del Veneto Orientale e Ulss 5 Polesana si sono date appuntamento oggi al Centro Astoria, per festeggiare un’estate di lavoro e per stilare un primo bilancio: “Celebriamo un lavoro condiviso – ha spiegato Mauro Filippi, Direttore Generale dell’Ulss 4, capofila del progetto – che ha reso veramente inclusive e accessibili per tutti le nostre spiagge: ed era questo l’obiettivo dell’iniziativa, nata nel 2017 su impulso della Regione Veneto, grazie a una sinergia proficua tra istituzioni e privati. Tantissime le località balneari coinvolte: dal Lido di Venezia a Bibione, da Rosolina Mare a Jesolo, da Caorle a Sottomarina, che ci ospita oggi”.
Ben 33 sono stati gli inserimenti lavorativi in alberghi, campeggi, stabilimenti balneari, grande distribuzione, bar, ristoranti; 400 i ragazzi disabili coinvolti nelle varie attività nelle località balneari aderenti al progetto: tra queste pet therapy, barca a vela, sup, sub, beach volley, nuoto, paddle, bicicletta, catamarano, escursioni cavallo e altre; più di 40 le strutture e associazioni coinvolte, a cui si aggiungono una ventina di associazioni sportive coinvolte nelle attività ludiche. L’Assessore ha inteso sottolineare lo sforzo compiuto, pur in un anno particolare: “Dall’esperienza di quest’anno, in cui i risultati sono giunti pur con le difficoltà del Covid-19 – ha detto – trae linfa il lavoro futuro. La nostra regione si dimostra aperta ed entusiasta, e le prospettive per il futuro si confermano prospettive di crescita, dentro un contesto che scommette sulle persone per la più piena ripresa”.
“Inclusività” è stata la parola d’ordine. “E in questo grande progetto che celebriamo qui oggi a Chioggia – sottolinea il Direttore Generale dell’Ulss 3 Serenissima Edgardo Contato – la parola ‘inclusività’ significa innanzitutto strutture attrezzate: rampe d’accesso, parcheggi, reception e spogliatoi, o ancora le JoB, cioè le sedie da mare realizzate con materiali resistenti alla salsedine e all’acqua marina per fare un bagno in piena libertà. Ma ‘inclusività’ significa soprattutto accogliere le persone, a partire da chi ha meno fortuna di altri, e costruire anche insieme a queste persone un modo inclusivo di vivere il tempo libero, quello dello sport e del gioco, ma anche il tempo del lavoro, come è stato fatto con i ragazzi che si sono inseriti nell’ambito professionale, e che oggi premiamo per il loro impegno”.