Sulle strade della provincia, in particolare quelle che portano alle spiagge del litorale veneziano, si continua a morire, ancora troppo. Nel 2019, secondo i dati elaborati da Aci e Istat, i due comuni della provincia di Venezia che hanno segnato il maggior numero di morti sono Jesolo (9) e San Donà di Piave (7), con 16 vittime sulle 67 totali.
Un primato pesante, confermato anche dal numero di feriti: 288 Jesolo e 219 San Donà di Piave (507 sui 3.412 feriti registrati sui 44 comuni).
Complessivamente il 2019 ha fatto segnare sulle arterie stradali della provincia un sensibile aumento dei morti (67, + 20 rispetto al 2018), un leggero decremento dei feriti (3412, – 62 rispetto al 2018), mentre il numero degli incidenti è rimasto sostanzialmente immutato (2.467).
A livello regionale, la nostra provincia è superata, per numero di morti, soltanto da quella di Verona (70) e di Padova (69) che hanno però un numero di veicoli circolanti di gran lunga superiore (circa 200 mila veicoli in più rispetto ai 614.450 di Venezia).
Il 2019 ha fatto segnare un aumento di morti sulle strade superiore al 2018 anche in Veneto (335 contro i 311).
Mancato rispetto della segnaletica stradale (647) e guida distratta (517) sono tra le principali cause degli incidenti che si sono verificati lo scorso anno sulle strade veneziane e che hanno causato ben 51 delle 67 vittime. Ad essere coinvolti maggiormente sono ovviamente le autovetture (3.001) seguite dai motocicli superiori ai 50 cc (469).
«Il 2019 non è stato evidentemente un buon anno per la sicurezza delle nostre strade. Il sensibile incremento di morti – commenta Giorgio Capuis, presidente di Aci Venezia – è un dato che deve preoccuparci e impegnarci a fare di più sul fronte delle campagne educative, a partire dalla scuola. Troppi incidenti sono ancora causati da comportamenti scorretti al volante e dall’alta velocità, è un dato di fatto. Certo all’educazione e alla prevenzione va affiancata anche una costante azione repressiva sanzionando tutti qui conducenti che guidano in modo scorretto, ad esempio usando il cellulare quando sono alla guida di un veicolo. Oltre alle responsabilità degli automobilisti, dobbiamo ancora una volta segnalare l’importanza di investire sulla sicurezza delle nostre strade che significa fare manutenzione. I nostri uffici raccolgono frequenti segnalazioni di arterie, urbane ed extra urbane, in cattive condizioni, con manto stradale in disfacimento, buche e segnaletica carente. Investire sulle infrastrutture viarie deve essere una priorità. Ancor più in un territorio come quello veneziano che, durante il periodo estivo, vede il traffico veicolare aumentare in modo esponenziale sulle tratte che portano verso il litorale. E i soldi si possono e devono trovare, considerato che il codice della strada è chiaro: una parte dei soldi delle multe vanno investiti per la manutenzione».