Monitoraggio del diabete in farmacia: sono 30.722 i questionari compilati e 5.657 i test glicemici effettuati nelle farmacie del Veneto nel 2023 nell’ambito del progetto “Screening diabete non noto”. Sono i numeri dell’attività svolta, fra gennaio e settembre dell’anno scorso, dalle farmacie aderenti al progetto di screening che rientra fra i servizi definiti per la sperimentazione della farmacia dei servizi.
Il progetto, avviato la prima volta dall’ottobre 2020 al 30 settembre 2021 e riproposto per tutto il 2023, prevede che le farmacie partecipanti identifichino i pazienti ai quali somministrare un questionario standardizzato per determinare il rischio di sviluppare la patologia diabetica.
Il farmacista ha il compito di aiutare il paziente nella compilazione del questionario e, nel caso le risposte diano un punteggio elevato, proporre al paziente un test autodiagnostico di rilevazione della glicemia. I risultati vengono quindi lasciati al paziente che può consultare il proprio medico curante. La scorsa settimana il progetto è stato prorogato dalla Regione del Veneto fino al 15 novembre 2024.
Sono esclusi dal monitoraggio i pazienti con diabete pregresso, i cittadini minorenni e le donne in gravidanza.
Il questionario proposto in farmacia consiste in sette domande con un punteggio preimpostato e i quesiti riguardano l’età, le abitudini alimentari, l’utilizzo di determinati farmaci, eventuali pregressi riscontri di glicemia elevata, l’abitudine a svolgere quotidianamente esercizio fisico, eventuale presenza di casi di diabete mellito in famiglia, l’indice di massa corporea. Se il punteggio del questionario risulta elevato, e di conseguenza elevata è la probabilità per il paziente di manifestare il diabete nell’arco temporale dei successivi 10 anni, il farmacista può proporre al paziente il test autodiagnostico di rilevazione della glicemia capillare.
«Il Veneto conta poco meno di 5 milioni di abitanti, fra questi ci sono circa 300.000 diabetici ma si stima che almeno un altro 30% non sia diagnosticato. Quest’iniziativa si appoggia alla rete delle farmacie per individuare questa fetta “nascosta” di popolazione – spiega Andrea Bellon, presidente di Federfarma Veneto che conta quasi 1.200 farmacie associate – . Si è scelta la farmacia perché siamo una rete capillare sul territorio, un punto di passaggio della cittadinanza a maggior frequentazione rispetto altre strutture sanitarie. Quando un paziente acquista un farmaco da banco o su prescrizione, il farmacista propone questo semplice questionario e dalle risposte si può evincere se la persona è potenzialmente diabetica. In questo caso si propone un semplice test per la glicemia con un glucometro dall’esito immediato. Se si individuano persone a rischio diabete, vengono inviate al medico curante per approfondimenti. E’ un’iniziativa di semplice esecuzione, non invasiva, e i risultati sono molto interessanti».