Quando scade il termine per il pagamento della prima rata dell’Imu? Se pago in ritardo, cosa succede?
Come ogni anno, la scadenza per l’acconto Imu cade il 16 giugno. Trattandosi però di un giorno festivo, per il 2024 slitta di un giorno a lunedì 17.
Si tratta di una scadenza senza particolari sorprese: in linea generale la quota da pagare entro la scadenza di giugno è infatti pari al 50% dei tributi versati nel 2023. Fanno eccezione gli immobili che, tra il 2023 e il 2024, siano stati oggetto di un cambio di utilizzo, con conseguente variazione dell’aliquota di riferimento, o di una compravendita, caso in cui occorre calcolare la ripartizione del tributo tra venditore e acquirente.
Per chi avesse dimenticato la scadenza, ricordiamo la possibilità di avvalersi del cosiddetto “ravvedimento operoso”, ovvero di pagare quanto dovuto in ritardo con una sanzione di importo molto ridotto: per chi paga entro 14 giorni dalla scadenza, ad esempio, la sanzione è pari allo 0,1% del dovuto per ogni giorno di ritardo.
Nei prossimi mesi bisognerà invece prestare più attenzione alla rata di saldo, in scadenza il lunedì 16 dicembre. In quell’occasione dovranno infatti essere tenuti in considerazione gli eventuali cambi di aliquota deliberati dai singoli Comuni. In generale, l’impianto dell’Imu è sostanzialmente invariato anche per il 2024. Al di là della variabile delle aliquote, le regole di applicazione dei tributi rimangono sempre le stesse. Ricordiamo in particolare che vige l’esenzione a favore delle abitazioni principali, ovvero quelle dove il possessore e la sua famiglia hanno stabilito la residenza anagrafica e la dimora fisica. Fanno eccezione le dimore di lusso accatastate in A1, A8 e A9, sulle quali il pagamento dell’Imu è dovuto.
Cristian Rosteghin, Caf Acli Venezia
Per maggiori informazioni sull’Imu 2024 invitiamo a visitare il sito www.aclivenezia.it o a telefonare allo 0415314696 (int. 1).
Informazione redazionale a cura di Caf Acli Venezia