«Abbiamo chiesto che il bonus baby sitter possa essere speso anche nei nidi e nei centri estivi»: è la richiesta fatta dalla Regione Veneto, per bocca dell’assessore alla Sanità e al Sociale, Manuela Lanzarin.
L’occasione è la Conferenza delle Regioni, in cui si è discusso del piano per dare assistenza ai minori nella Fase 2, quando mamme e papà tornano al lavoro.
«Noi – spiega Lanzarin – abbiamo presentato il nostro piano per la fascia d’età 0-6, che prevede i dettagli per l’accoglienza, la sicurezza e la previsione di partire sperimentalmente nelle due province di Venezia e Rovigo, ovvero quelle dove i dati del contagio sono più bassi. In Conferenza delle Regioni abbiamo domandato che i soldi che il Governo destina alle famiglie per sostenere la spesa per le baby sitter possano essere spesi anche negli asili nido e nei centri estivi».
Per i centri estivi, pensati per i bambini oltre i 6 anni, sono in fase di redazione delle linee guida a livello nazionale. E proprio a livello di tutto il Paese si parla di uno stanziamento da 150 milioni di euro, che il Governo intenderebbe destinare specificamente ai centri estivi, in forme ancora da definire.