«Noi vogliamo riconquistare l’acqua»: il sindaco di Cavallino, Roberta Nesto, scandisce queste parole durante l’incontro tenutosi nel pomeriggio di mercoledì 16 all’Arsenale di Venezia, nella sede del Consorzio Venezia Nuova.
L’incontro vuole presentare la mostra che raduna le ipotesi progettuali, targate Iuav, per realizzare le opere di compensazione al Mose. Ci sono in ballo cento milioni di euro, che lo Stato destina, appunto, ai territori radicalmente trasformati per realizzare le paratoie mobili contro le acque alte.
Il sindaco Nesto sottolinea subito che cos’è cambiato radicalmente, nel territorio di Cavallino-Treporti che dà sulla bocca di Lido: «Noi abbiamo perso la visione sull’acqua, abbiamo un cantiere. Soffro quando vado lì, mi viene da piangere quando vedo quel cantiere, oltretutto mal tenuto. Ma è anche a fronte di parecchie residenze, che hanno patito la segregazione e i rumori, che sono qui a chiedere interventi urgenti».
Interventi così sintetizzati: «Abbiamo una popolazione residente che ha un legame importante con l’acqua. Pretendo – chiarisce Roberta Nesto – che si tenga conto di tale legame e che in quella porzione di territorio si vada a fare un progetto non di edificazione, ma si creino funzioni compatibili con il paesaggio lagunare». (con la collaborazione di Marta Gasparon)