«La meta è riuscire a guardare insieme nella stessa direzione, pensando che ci sono obiettivi comuni e che c’è un rispetto che ci fa riconoscere figli dello stesso Dio e allo stesso tempo fratelli fra di noi». Lo sostiene il Patriarca Francesco, a proposito dell’incontro che sì è svolto stasera al teatro Aurora di Marghera.
Nell’occasione il Patriarca ha incontrato l’Imam delle comunità islamiche di Venezia, Hamad Mahamed. Insieme hanno consegnato simbolicamente alla città e ai suoi rappresentanti il “Documento sulla Fratellanza umana”, sottoscritto lo scorso febbraio ad Abu Dhabi da Papa Francesco e dal grande Imam di Al-azhahar Ahmad Al-Tayyeb.
All’incontro, dal titolo “Fratelli e sorelle cittadini di un’unica terra”, ha partecipato anche il sindaco di Venezia, Luigi Brugnaro, ed è intervenuto il direttore di Avvenire, Marco Tarquinio.
«La strada è l’habitat comune degli uomini, dove ci si incontra e dove non ci si può ignorare né andare per vie diverse, ma bisogna possibilmente darsi la mano. E allora, per darsi la mano, è importante intanto il rispetto e il riconoscimento dell’altro: ognuno ha la sua storia e la sua tradizione, ma abbiamo qualcosa di importante da mettere insieme: l’umanità, la dimensione umana del vivere, cioè qualcosa che aiuta agli uomini a essere fratelli».
Parole, queste, condivise anche dall’Imam, cioè dalla guida spirituale dei circa ventimila musulmani che risiedono nella provincia di Venezia. «Si tratta – afferma Hamad Mahamed – di trovare un modo per vivere in pace insieme in questo mondo, perché pratichiamo la stessa strada e siamo sulla stessa barca. Come uomini di Dio e guide spirituali dobbiamo indicare la strada ai nostri fedeli. Noi musulmani, in particolare, stiamo soffrendo molto i dolori delle guerre, che spesso divampano nei nostri Paesi d’origine. Sentiamo forte perciò la gioia per la pace che c’è in questo Paese, l’Italia, e vogliamo conservarla stretta».
(foto di Alessandro Polet)