Si sono finti vaccinandi in attesa della terza dose. A mezzogiorno in punto, al Palaexpo di Marghera, si sono alzati in piedi e si sono esibiti per mezz’ora a sorpresa, in mezzo allo stupore degli utenti e alle lacrime dei sanitari.
In incognito, il Coro della Fenice ha detto così, con il suo canto all’improvviso, il grazie della Città di Venezia ai sanitari dell’Ulss 3 Serenissima.
Solo una firma sul tabellone elettronico (che indica agli utenti in attesa il loro turno), ha svelato durante il canto la loro identità: “Grazie, sanitari. La Fenice”.
Alcuni componenti del coro si sono poi realmente vaccinati, compreso il sovrintendente del gran teatro la Fortunato Ortombina: “Il centro vaccinale con tutto il personale sanitario e il coro della Fenice hanno fatto di questo flashmob il concerto più emozionante di tutta la mia vita e carriera”.
“L’inno nazionale esploso a sorpresa con le voci magiche del Coro – ha detto il direttore generale dell’azienda sanitaria Edgardo Contato – ci ha fatto venire i brividi. Non ci poteva essere ringraziamento più nobile e più toccante. La Fenice che rinasce dalla cenere è il simbolo più bello della nostra speranza: vaccinandoci, possiamo vincere la sfida contro il contagio e rinascere finalmente, insieme ad una vita normale e piena”.