Con il Segretario di Stato vaticano, il cardinale Pietro Parolin, presente in Veneto (tra le province di Belluno e Treviso) nel fine settimana appena trascorso non sono mancate anche – a margine degli incontri a cui ha partecipato – domande su vicende e voci che riguardano il futuro suo, questa regione ed anche la Diocesi veneziana.
A chi in particolare lo ha interrogato sulla prospettiva – sollevata da alcune testate giornalistiche – di diventare Patriarca, il card. Parolin ha smentito categoricamente ed anzi ha affermato quanto segue: «Io a Venezia? No, no. Soltanto voci giornalistiche. Sua Eccellenza il Patriarca Francesco Moraglia, pesantemente offeso in queste settimane, ha piena stima da tutta la Chiesa. La diffamazione fa male a tutti, da chi la riceve a chi la fa».
Sulla possibile visita del Papa in Veneto (gli è stato chiesto, tra l’altro, se è prevedibile fissarla nel 2020) ha, quindi, aggiunto: «Non posso darvi nessuna anticipazione perché non ho nessun elemento al riguardo. Tutti speriamo che il Papa possa venire, ce lo auguriamo di cuore, però indicazioni concrete non sono in grado di fornirle».
E poi sulla conclusione del processo di beatificazione di Papa Albino Luciani ha precisato: «Si sta studiando il miracolo. Già la fase precedente è conclusa con il riconoscimento delle virtù eroiche e la dichiarazione di venerabilità. Voi sapete che il passo successivo è quello della certificazione del miracolo. Una volta accertato il fatto soprannaturale o la sopranaturalità dell’evento, si procede alla beatificazione. Credo siamo ancora in questa fase. Se ci fossero stati degli sviluppi mi sarebbero giunti all’orecchio».