“Stanchi di essere invisibili”: con questo motto il Comitato Fibromialgici Uniti (CFU) parteciperà alla Giornata mondiale della Fibromialgia, che si terrà sabato 12 maggio.
Dalle ore 10 alle 17 di sabato verrà allestito un punto informativo presso l’ospedale dell’Angelo di Mestre.
Verranno raccolte le firme per una petizione popolare con lo scopo di sensibilizzare e informare, ma in particolare per ottenere il riconoscimento nazionale da parte del Ministero della Salute di malattia cronica, con relativa esenzione di ticket, come già avviene negli altri stati europei.
Attualmente la procedura di inserimento ha avuto nel luglio del 2017 un significativo progresso in quanto le associazioni Cfu e Aisf hanno depositato la documentazione scientifica richiesta dal Ministero della Salute perché possa essere avviato l’iter la cui conclusione prevede che le patologie vengano inserite nei Lea (Livelli essenziali di assistenza).
Senza tale inserimento coloro che soffrono della patologia devono sostenere costi altissimi per le visite, farmaci, cure. E soprattutto, quando non sono più in grado di lavorare, non possono ottenere né invalidità né agevolazioni di orario o di permessi per le cure.
La fibromialgia è una sindrome caratterizzata da dolore e rigidità muscolare diffusi, spesso associati a cefalea, astenia, disturbi dell’umore e del sonno. È come se i pazienti fossero “disadattati” all’ambiente, con una minore tolleranza agli stimoli esterni, dalla luce al calore, dal freddo al rumore. Non si nasce con la fibromialgia, la malattia si manifesta con il tempo.
Si tratta di malattie croniche molto invalidanti che si stima interessino dal 3 al 5% della popolazione tra i 30 e 50 anni. Per circa il 90% si tratta di donne.