Il 2 giugno il Paese ha celebrato la Festa della Repubblica; in contemporanea l’Azione Cattolica diocesana di Venezia s’incontrava per la sua tradizionale Festa Unitaria dove ragazzi, giovani e adulti si ritrovano per chiudere l’anno associativo e darsi appuntamento ai Campi estivi diocesani a San Vito di Cadore.
In questo appuntamento l’Azione Cattolica veneziana ha voluto riprendere in mano l’enciclica “Laudato si’” di Papa Francesco. Nella sua enciclica il Papa chiede a tutti di prendersi cura della nostra “casa comune”, la Terra, secondo una visione integrale dell’ecologia che, al centro del tema ambientale, rimette l’alleanza tra uomo e natura.
“Questa è la mia casa! Prendiamocene cura!»: è stato lo slogan della festa di Ac, perché dinanzi alla grande crisi globale generata dalla crisi climatica, e adesso alla guerra ai confini europei, tutti siamo chiamati ad interrogarci sulla grande attualità della Laudato si’, che pone al centro il valore della “ecologia integrale” intesa come dimensione di connessione e relazione.
«Dopo aver visto uno spezzone del film “The letter” – raccontano i partecipanti alla Festa unitaria, tenutasi a San Pietro di Favaro – insieme abbiamo attaccato su un planisfero alcuni cerotti ad indicare alcune delle problematiche: il cerotto dell’acqua in Africa; il cerotto della deforestazione in Amazzonia; il cerotto della guerra e delle migrazioni in Europa…».
Ci si è chiesti: cosa fare quindi? Per costruire un’ecologia integrale diviene fondamentale ogni aspetto dell’esperienza umana: «Perciò ci siamo impegnati a non stare più in silenzio ma, dove possibile, a far sentire la nostra voce come singoli e come associazione per informare, perché occorre una vera e propria conversione personale e comunitaria che passi per una nuova educazione in grado di modificare la vita quotidiana e gli stili di vita personali e comunitari».
Rileggere l’enciclica di Francesco diventa quindi un imperativo per vivere in pienezza anche il percorso sinodale.
«La nostra festa si è conclusa con l’Eucarestia, come dice la Laudato si’ ai numeri 236 e 237: “Nell’Eucaristia il creato trova la sua maggiore elevazione… L’Eucaristia unisce il cielo e la terra, abbraccia e penetra tutto il creato…». La domenica, la partecipazione all’Eucaristia ha un’importanza particolare: questo giorno si offre quale giorno del risanamento delle relazioni dell’essere umano con Dio, con sé stessi, con gli altri e con il mondo.
Salvatore Rafaniello