Erano 7 nel 2015, saliti a 24 nel 2019 e oggi sono 28: sono gli Empori della Solidarietà presenti in Veneto, strutture facenti capo al terzo settore, con l’obiettivo di aiutare le persone in difficoltà a reperire beni di prima necessità. Non sono però dei semplici “market” dove fare la spesa gratis: gli empori fanno parte di una rete che supporta le persone in situazioni di fragilità accompagnandole anche nell’accesso ad altri servizi e, laddove possibile, nella graduale uscita dalla condizione di difficoltà stessa.
Nel 2022 gli empori del Veneto (27 gli enti gestori, per 28 empori) hanno aiutato 150.583 persone e recuperato 62.892 quintali di eccedenze alimentari, provenienti dalla grande e piccola distribuzione locale. Per fare il punto su questo tipo di servizio, che riceve un finanziamento regionale (900.000 euro complessivi lo scorso anno) e per consolidare la rete degli empori la Regione ha organizzato il primo Festival degli Empori della Solidarietà del Veneto, che si terrà sabato 10 giugno a Venezia presso il Teatrino Groggia di Cannaregio, non lontano dalla sede dell’Emporio della Solidarietà gestito dall’associazione Corte del Forner. Il programma prevede una prima parte dedicata ai soli “addetti ai lavori”, con i saluti istituzionali alle ore 11 e poi una serie di interventi delle varie realtà sociali che operano nell’ambito della rete degli Empori e non solo: tra gli altri il Banco Alimentare del Veneto, l’associazione Veneti schiacciati dalla Crisi, il Centro Servizi Volontariato di Vicenza. È prevista poi la premiazione del logo vincitore del concorso di idee lanciato per creare un’immagine identificativa della Rete degli Empori.
«La Regione del Veneto da molti anni promuove il progetto della Rete degli “Empori della Solidarietà” poiché attraverso di esso avviene una presa in carico complessiva della persona e si promuove una sua riattivazione e reinserimento nella società», commenta alla vigilia del Festival l’assessore regionale alla Sanità e ai Servizi Sociali Manuela Lanzarin. «Al contempo si valorizza l’attività di recupero e distribuzione delle eccedenze alimentari, da parte di enti del Terzo Settore. Si tratta di un progetto che da molti anni è inserito fra le politiche regionali di contrasto alla povertà e di promozione dell’inclusione sociale, rappresentando ormai un punto di riferimento nella programmazione regionale e nel sistema integrato degli interventi e dei servizi sociali a livello locale».
La seconda parte della giornata, che sarà aperta al pubblico, si terrà presso l’Emporio della Solidarietà (Cannaregio, Calle del Magazzen 3144) dove sarà inaugurata la mostra ”SprekArte: perché lo spreco è un’eresia” e aperti gli stand espositivi degli Empori che potranno così raccontare ciascuno le proprie attività. «Dopo questo primo appuntamento a Venezia, ogni anno il Festival si terrà in una diversa località per far conoscere e valorizzare le caratteristiche dei luoghi ed unire ancora di più i territori, così – conclude Lanzarin – i volontari si conosceranno e la collaborazione sarà ancora più forte». (GV)