Il picco della pandemia sarà tra il 15 e il 20 di novembre. Poi inizierà la discesa. È la previsione che il Governatore del Veneto, Luca Zaia, fa nel corso dell’incontro di aggiornamento sull’emergenza Covid-19, dalla sede della protezione civile a Marghera.
«Ci rifacciamo a quello che si è visto nella storia delle pandemie», afferma Zaia. «Mediamente questi processi durano 90 giorni. La stessa influenza “spagnola” di inizio ‘900 si è comportata così».
In sostanza, considerando che i novanta giorni comprendono l’esordio, la fase di crescita, il picco e la decrescita, nel caso del Coronavirus si può prevedere che ci siano ancora un paio di settimane di aumento dei numeri.
La fase di esordio della seconda ondata è infatti individuata nella prima settimana di ottobre, quando la curva dei nuovi casi ha iniziato a correre (non quindi in agosto, quando si sono segnalati i primi casi dei turisti dai comportamenti troppo “sciolti”).
Perciò i primi quarantacinque giorni scadrebbero attorno alla metà d novembre e da lì potrebbe iniziare il calo del fenomeno, che potrebbe volgere a numeri modesti attorno alla fine dell’anno.
Tutto ciò a condizioni attuali di restrizioni e di misure di cautela. «Poi – conclude Zaia – come per le previsioni del tempo – più ci si avvicina alla data del picco previsto, più la previsione si fa precisa. Vedremo». (G.M.)