A causa dei tanti cantieri avviati per via del Superbonus 110% non ci sono più ponteggi da noleggiare per i cantieri edili. È l’effetto dirompente dei tanti lavori in corso e appena avviati, le imprese lo stanno segnalando. E lo conferma la Eco Ponteggi di Mirano, società specializzata nella progettazione e montaggio di ponteggi tubolari e montacarichi per il sollevamento di cose e persone: strumenti, cioè, da usare per restauri e manutenzioni di edifici, palazzi storici, torri, campanili, cisterne e silos.
Spiega il titolare, Simone Calzavara: «C’è un grande aumento di lavoro per via del Superbonus 110% e le aziende non hanno più ponteggi da noleggiare per i lavori. Io, ad esempio, adesso tengo i miei ponteggi per i miei lavori, perché non riesco più a noleggiarli ad aziende terze. Sono arrivato al punto che, se io li dessi a noleggio, poi dovrei a mia volta a prenderli a noleggio dalle aziende produttrici e a costi lievitati: per via del rialzo dei valori delle materie prime i prezzi sono aumentati in poco tempo del 50%». Così anche le tariffe applicate da Eco Ponteggi si sono alzate perché quello che fino a poco tempo fa veniva noleggiato a 1,2 euro per metro quadro al mese, ora viene noleggiato a 2,2 euro per metro quadro al mese. D’altro canto, se si finiscono i ponteggi di proprietà poiché noleggiati ad imprese che fanno cantieri con il Superbonus 110%, ci si deve rivolgere a una casa madre qualsiasi, come Pilosio o Marcegaglia, per rifornirsi a propria volta, e i prezzi sono aumentati a 1,8 euro a metro quadro per mese (senza tra l’altro mettere in conto il costo del trasporto dalla casa madre a Venezia o al cantiere).
Non ne parliamo neppure – aggiunge Calzavara – se, anziché noleggiarli, i ponteggi vengono acquistati nuovi: qui l’aumento dei prezzi, in poco tempo, è stato del 60% circa. «La situazione nei prossimi mesi sarà ottima per il lavoro – precisa Simone Calzavara – tanto è vero che io ricevo telefonate tutti i giorni; ho perfino dovuto spegnere il telefono da quanto lavoro ho. Infatti sto già facendo i programmi per settembre». Non tutto, però, fila al meglio: le agevolazioni fiscali più importanti, come il Superbonus 110%, scontano tempi lunghi e procedure complesse: «Adesso lavoro poco direttamente con il Superbonus, perché per i cantieri che ho fatto con questa agevolazione ho dovuto attendere parecchio i soldi dalla banca. Ho 10 dipendenti e pago 35 mila euro al mese tra stipendi e contributi e non posso aspettare tempi così lunghi. Io per fortuna ho poca concorrenza e lavoro bene e posso permettermi di fare questo ragionamento. Ma il meccanismo è da regolare». Anche perché questo è un settore dove ci sono poche aziende serie e stabili e in cui – specifica sempre Calzavara – bisogna fare attenzione alle ditte farlocche create perlopiù da stranieri, che non di rado lavorano male e sottocosto e magari dopo un anno già chiudono. «Rispetto a una dozzina di anni fa la situazione nel settore non è cambiata tanto, a parte il periodo della crisi 2008-2010 in cui lavoravamo e non incassavamo e miracolosamente siamo riusciti a restare in piedi e a farcela, mentre oggigiorno lavoriamo e incassiamo. Anche perché – conclude Calzavara – se un’azienda è cliente storica può pagarmi dopo, ma se non la conosco adesso pretendo di essere pagato immediatamente. Ho dipendenti e fornitori da pagare e non corro rischi».
Marco Monaco