Dal Messico all’Alaska, in una staffetta su due ruote che coinvolge in totale dieci ciclisti. Più uno… La corsa solidale, che totalizzerà quasi diecimila chilometri, è fatta nel nome di Mauro Talini, grande appassionato di bicicletta, che nel 2013 perse la vita proprio in Messico mentre stava compiendo la sua impresa, dal doppio significato: malato di diabete di tipo 1, Mauro stava percorrendo in bicicletta le Americhe dall’Argentina all’Alaska per sensibilizzare sul tema della sua malattia – per affermare che il diabete non è un limite – e per raccogliere fondi in favore dell’Associazione Internazionale Padre Kolbe Onlus che si occupa di progetti di cooperazione internazionale in particolar modo in Sud America.
Ma proprio in Messico Mauro perse la vita a seguito di un incidente stradale. E adesso sono in dieci ad aver raccolto il suo testimone, grazie anche all’associazione “Ancora in Viaggio Diabetes no limits e Povertà no limits”, guidata dal fratello Massimiliano Talini: la prima staffetta è partita proprio da Trincheras-Sonora e, di coppia in coppia, sta raggiungendo il Canada, per poi concludersi in Alaska a Prudhoe Bay.
L’ultima staffetta partirà lunedì prossimo da Calgary e sarà composta dai veneziani Alberto Fiorin, non nuovo ad imprese ciclistiche su lunghe distanze, sempre con motivazioni culturali e solidali, e Dino Facchinetti: i due, rispettivamente presidente e segretario della società Pedale Veneziano, percorreranno 4117 chilometri, quasi la metà dell’intero percorso. L’arrivo a destinazione è previsto per metà luglio. «La staffetta vuole ricordare Mauro – spiega Fiorin – che aveva grandi motivazioni e grandi ideali, era profondamente cattolico ed era impegnato su più fronti. Voleva comunicare il fatto che una malattia come il diabete non costituisce un limite, neppure alle imprese più impegnative, ma voleva anche sostenere dei progetti solidali, con un’attenzione alle persone e all’ambiente».
La staffetta è in corso e sono in tanti a seguire sui social le tappe e i racconti dei protagonisti, tra cui anche alcuni diabetici. «Mauro pedala al nostro fianco», ha scritto qualche giorno fa Mirco, uno dei ciclisti partecipanti. La solidarietà si tradurrà in maniera concreta nel sostegno al Centro di promozione integrale Padre Kolbe, che attualmente aiuta 200 famiglie povere in Bolivia, fornendo servizi di tipo sociale, sanitario ed educativo, con l’obiettivo di dare alle famiglie strumenti di autonomia e autosostenibilità.
Serena Spinazzi Lucchesi
(nella foto Dino Facchinetti e Alberto Fiorin alla vigilia della partenza con la maglietta d’artista, realizzata a mano per l’occasione da Franca Faccin, artista che ha fatto della bicicletta e della sua reinterpretazione la propria cifra stilistica: indosseranno questa t-shirt la sera, mentre quando pedaleranno vestiranno la maglia ufficiale di “Ancora in Viaggio”)