“Se sei incinta e hai bisogno di aiuto, rivolgiti a noi”. E’ il manifesto che il Centro Aiuto Vita di Venezia (con sede in via Altobello a Mestre) sta diffondendo nelle scuole materne parrocchiali del territorio. Ma è soprattutto con il passaparola che funziona questa realtà, che viene in aiuto delle donne che affrontano una maternità sofferta. Alla vigilia della Giornata per la Vita, che si celebra domenica 2 febbraio, il Cav fa un bilancio dell’ultimo anno.
L’Associazione è aconfessionale e intende perseguire esclusivamente finalità di solidarietà sociale. La premessa è che l’essere umano è persona sin dal suo concepimento. Come ricorda la presidente Elisabetta Cozzi, «la nostra associazione nasce nel 1979, l’anno successivo all’entrata in vigore della legge 194 sull’aborto, con lo scopo, appunto, di prevenire l’aborto volontario, evitando che il dramma della decisione per la maternità o per l’aborto debba essere vissuto dalla donna, come quasi sempre avviene, in totale solitudine. Desideriamo che ogni vita iniziata possa essere accolta, rendendo insomma effettiva la libertà di non abortire».
La prima questione è proprio la solitudine: «Per rompere questa condizione e sensazione, tante volte basta anche una parola o semplicemente un sorriso».
Cozzi si dice soddisfatta: «Siamo in linea con gli anni precedenti. Nel 2024 abbiamo seguito 95 famiglie; di queste, ne abbiamo ancora in carico 43, di una decina di nazionalità diverse: nigeriane, turche, marocchine, bengalesi… italiane anche, ma soprattutto straniere. Siamo un bel gruppo di volontarie: ognuno ha i suoi compiti». Conforta poi l’“acquisto” di tre nuovi volontari (oggi tredici in tutto). Un’altra persona ci sta pensando… «Riceviamo aiuti dall’esterno: associazioni di signore anziane che confezionano copertine, vestitini, regalano scarpette. C’è una bella sensibilità». Arrivano offerte (in generi alimentari, vestiario, carrozzine e lettini, anche se usati, e denaro) da parte di privati, parrocchie, gruppi, Comune e dal Movimento per la Vita di Mestre. E poi c’è il 5×1000.
Quello che ricevono, lo mettono a disposizione, incontrando le mamme una volta al mese: «Forniamo corredi per bambini che stanno per nascere, integratori per la gravidanza e, se necessita, sosteniamo i costi di esami e visite specialistiche. Dopo la nascita, per un anno, un anno e mezzo, somministriamo pannolini, latte (se serve), salviette, pastina, omogeneizzati, vestitini, ecc.».
Problemi? «Per le utenti sono legati agli affitti troppo alti, purtroppo». E per il Centro? «Siamo anche presenti una volta al mese alla Casa del Volontariato di Mestre, ma siamo ancora poco conosciuti».
Il Centro, che ha appena festeggiato 45 anni di vita, ha sede in via Altobello, 7b, a pochi passi dalla chiesa Madonna Pellegrina.
Domenica il Movimento per la Vita di Venezia sarà presente in 50 parrocchie della diocesi con i propri stand e con le primule. Le offerte andranno a sostegno del Cav.
Giovanni Carnio