Era stata la prima class action mai realizzata in Italia. Ne scrivevamo due anni fa: si trattava della causa intentata da Altroconsumo contro Volkswagen per il Dieselgate. La causa era incardinata avanti il Tribunale di Venezia perché la legge prevede che il Tribunale da adire per una class-action sia quello della città in cui si trova la Corte d’Appello regionale dove ha sede l’azienda contro cui si procede e Volkswagen Italia è a Verona.
La casa automobilistica tedesca, agli inizi di luglio 2021 è stata condannata dal Giudice di primo grado veneziano a pagare complessivamente oltre 100milioni di euro a favore di circa 63mila aderenti ammessi alla class action, acquirenti di auto nuove, usate ed ex proprietari, fino ad un importo massimo risarcibile di 3.300 euro a testa.
Ma mentre in Germania e Regno Unito Volkswagen ha accettato l’esito dei Tribunali, in Italia invece il gruppo tedesco ha giocato la carta del ricorso in appello contro la sentenza di primo grado del Tribunale di Venezia. I risarcimenti sono attualmente bloccati in attesa della decisione del Giudice d’Appello. A maggio 2023 si è tenuta l’ultima udienza e la causa è adesso in decisione: di fatto ci vorrà qualche mese per avere la sentenza.
«Volkswagen ha fatto appello, con la causa che sta per finire», spiega a GV Paolo Martinello, presidente della fondazione Altroconsumo e legale che ha incardinato e seguito la class-action per conto di quest’ultima. «Sono in corso di deposito le memorie finali davanti alla Corte d’Appello di Venezia ed è preventivabile che la sentenza arrivi entro la fine dell’anno. Purtroppo da noi Volkswagen ha fatto appello mentre altrove no. La prima class action era stata nel 2016 negli Stati Uniti e Volkswagen aveva transato e riconosciuto importi anche più elevati di quelli poi concordati successivamente in Germania e in Gran Bretagna. In Germania, a favore dell’accettazione di una transazione, ha giocato una forte pressione da parte del livello politico visto che si tratta di una casa automobilistica tedesca. In Gran Bretagna pure c’è stata una transazione. Negli altri Paesi, come in Italia e in Spagna, dove ci sono state delle pronunce di primo grado, e in Belgio e Portogallo dove le class-action di primo grado sono in corso, Volkswagen finora non ha mai accettato una transazione. A questo punto è probabile che si aspetti la sentenza della Corte d’Appello di Venezia e noi di Altroconsumo confidiamo che venga confermata la sentenza di primo grado, quantomeno sugli aspetti fondamentali, cioè sul fatto che Volkswagen è tenuta a risarcire il danno e sul fatto che il danno sia stato quantificato in quell’importo di oltre tremila euro a persona. In definitiva noi siamo ottimisti sull’esito favorevole della causa in appello».
Marco Monaco
Dieselgate Italia: la Volkswagen fa appello
Share This
Previous Article