Sto preparando i documenti per la denuncia dei redditi e ho recuperato anche le ricevute di alcune donazioni per un progetto di solidarietà in Africa. A quali agevolazioni fiscali ho diritto? C’è qualcosa a cui devo prestare attenzione?
Per le agevolazioni fiscali legate alle varie forme di beneficienza ci sono vari aspetti da tenere in considerazione.
Innanzitutto il beneficio fiscale si applica alle donazioni a favore di realtà giuridicamente riconosciute, come associazioni di promozione sociale iscritte al Runts, Onlus o organizzazioni di volontariato.
In secondo luogo, il contribuente può scegliere se “dedurre” o “detrarre” la donazione effettuata: la deduzione riduce il reddito su cui si calcola l’imposta, mentre la detrazione riduce direttamente l’importo delle tasse da pagare. Alle erogazioni liberali effettuate nei confronti di Onlus e degli altri enti iscritti al Runts è applicabile una detrazione d’imposta pari al 30%, per un importo complessivo non superiore a 30.000 euro. Aliquota che sale al 35% nel caso di organizzazioni di volontariato, sempre con il tetto dei 30.000 euro.
La deduzione è invece pari al 10% del reddito dichiarato, indipendentemente dalla forma giuridica del beneficiario. La scelta della formula più conveniente dipende dalla situazione economica del contribuente: generalmente, per chi ha un reddito che supera i 29mila euro risulta più conveniente la deduzione.
Dal punto di vista pratico, poi, ci sono alcuni aspetti da tenere in considerazione. La prima è la causale che compare nella ricevuta, che non deve essere un generico riferimento al progetto (tipo “Progetto vaccini” o “Progetto Madagascar”), ma deve contenere la dicitura “erogazione liberale”. La seconda è, come sempre, la tracciabilità: la donazione non può essere stata effettuata in contanti, ma con un metodo di pagamento tracciabile (bancomat, carta di credito, bonifico bancario, bollettino postale, assegno, app di pagamento online).
Cristian Rosteghin (Caf Acli Venezia)
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