Entro il 10 febbraio prima dose di vaccino a tutti gli operatori sanitari che vorranno e a tutti gli ospiti e lavoratori delle case di riposo. Poi, dal 15 febbraio, via alla vaccinazione degli anziani over 75.
È il programma del piano vaccinale anti-Covid stilato dalla Regione Veneto e riformulato alla luce del nuovo calendario di fornitura dei vaccini Pfizer e Moderna.
Finora, infatti, sono 34mila i veneti che hanno ricevuto sia la prima dose che il richiamo, mentre altri ad altri 111mila è stata somministrata la prima quantità di vaccino.
Restano però 76mila persone – tra medici, infermieri e operatori sanitari a tutti i livelli, nonché dipendenti delle Rsa – da vaccinare con la prima dose. «Entro il 10 del prossimo mese – prevede Francesca Russo, responsabile del dipartimento regionale di prevenzione – avranno tutti ricevuto la prima iniezione. Questo a patto che venga rispettato quanto promesso dalle aziende farmaceutiche e comunicatoci dal commissario Arcuri: cioè che entro febbraio arrivino in Veneto 250mila dosi, tra Pfizer e Moderna».
A quel punto, a metà di febbraio, inizierà la campagna vaccinale per gli anziani: le lettere, con giorno, ora e luogo della vaccinazione, arriveranno prima a 43mila persone nate nel 1941, che dunque quest’anno compiono ottant’anni. La settimana dopo sarà la volta dei nati nel 1946, circa 46mila. La successiva (saremo perciò a inizio marzo) toccherà ai nati nel 1940 e quella dopo a quelli del 1945. E così via, a retrocedere.